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quindi oggi è un fatto dimostrato che ivi fu quella città,
e più sotto nella descrizione dello stato presente de'luo-
ghi vedremo quanto esatta sia la descrizione di Dioni-
sio, e per conseguenza qual credito merita quello scrit-
tore in queste ricerche a preferenza di qualunque altro.
La etimologia del nome di questa città dee rintrac-
ciarsi nella lingua etrusca , a torto perciò si allega da
alcuni Festo, ossia Paolo nella voce Feia. Imperciocché
questo scrittore dice tutt' altro : fAri apud Oscos di-
cebatur plaustrum, unde veiarii slipites in plaustro et
vectura , veitura. Così è ignoto il suo fondatore, che
alcuni suppongono Properzio, il quale certamente fu re
de'Veienti, secondo Servio ; ma questo scoliaste di 1 ir-
gilio, commentando il passo di quel poeta: Lucosque
Capcnos: dice, che questi luci cioè il luco e tempio di
Feronia presso Capena fu edificato coll' aiuto dei Ve-
ienti dai figli del re Properzio mandati a Capena: Hos
Calo dicit Peientum condidisse ausilio , regis Pro-
perlii (filios) qui eos Capenam quum adolevissent mi-
serai. Veggasi ciò che su questo passo mutilo fu da
me notato all' art. CAPENA Tomo I. p. 382. Il me-
desimo commentatore di Virgilio Aeneid. lib. VIII.
v. 285 chiosando le parole: Tum Salii ad cantus: ci
ha conservata la tradizione, che alcuni credevano essere
stati i Salii istituiti da Morrio re de' Veienti , perchè
venisse co' loro canti lodato Aleso figlio di Nettuno ,
stipite della famiglia di quel re : Quidam eliam dicunt
Salios a Morrio rege Ceientanorum institutos ut Ale-
sus Neptimi filius, eorum carmine laudaretur, qui
eiusdem regis familiae auctor ultimus fuit. Questi due
re pertanto, Properzio, e Morrio appartengono alla epo-
ca primitiva della storia di Veii, in qual tempo però
particolarmente fiorissero a noi non è noto, come nep-
pure , se chi di loro fosse il più antico. Ma il nome
quindi oggi è un fatto dimostrato che ivi fu quella città,
e più sotto nella descrizione dello stato presente de'luo-
ghi vedremo quanto esatta sia la descrizione di Dioni-
sio, e per conseguenza qual credito merita quello scrit-
tore in queste ricerche a preferenza di qualunque altro.
La etimologia del nome di questa città dee rintrac-
ciarsi nella lingua etrusca , a torto perciò si allega da
alcuni Festo, ossia Paolo nella voce Feia. Imperciocché
questo scrittore dice tutt' altro : fAri apud Oscos di-
cebatur plaustrum, unde veiarii slipites in plaustro et
vectura , veitura. Così è ignoto il suo fondatore, che
alcuni suppongono Properzio, il quale certamente fu re
de'Veienti, secondo Servio ; ma questo scoliaste di 1 ir-
gilio, commentando il passo di quel poeta: Lucosque
Capcnos: dice, che questi luci cioè il luco e tempio di
Feronia presso Capena fu edificato coll' aiuto dei Ve-
ienti dai figli del re Properzio mandati a Capena: Hos
Calo dicit Peientum condidisse ausilio , regis Pro-
perlii (filios) qui eos Capenam quum adolevissent mi-
serai. Veggasi ciò che su questo passo mutilo fu da
me notato all' art. CAPENA Tomo I. p. 382. Il me-
desimo commentatore di Virgilio Aeneid. lib. VIII.
v. 285 chiosando le parole: Tum Salii ad cantus: ci
ha conservata la tradizione, che alcuni credevano essere
stati i Salii istituiti da Morrio re de' Veienti , perchè
venisse co' loro canti lodato Aleso figlio di Nettuno ,
stipite della famiglia di quel re : Quidam eliam dicunt
Salios a Morrio rege Ceientanorum institutos ut Ale-
sus Neptimi filius, eorum carmine laudaretur, qui
eiusdem regis familiae auctor ultimus fuit. Questi due
re pertanto, Properzio, e Morrio appartengono alla epo-
ca primitiva della storia di Veii, in qual tempo però
particolarmente fiorissero a noi non è noto, come nep-
pure , se chi di loro fosse il più antico. Ma il nome