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glio artificiale fatto nella rupe. Dalla Flaminia poi a
sinistra al sesto miglio moderno risalendo il corso del
Cremerà, e questa strada forse è una delle primitive di
Veii, ossia appartiene alla epoca etrusca, non solo per
la facilità, essendo tutta piana, ma ancora per la diretta
communicazione con Fidene , sboccando dirimpetto a
questa alleata perpetua di Veii, dalla quale il Tevere
solamente la separava. Questo diverticolo fu da me esa-
minato in tutta la sua estensione e nelle sue adiacenze
nel maggio dell'anno 1825: sembra che anticamente ri-
salisse il corso del Cremerà sulla riva destra: oggi dopo
un miglio circa, essendo la riva destra imboschita si
traversa il Cremerà sopra un ponte di legno e si ri-
monta la riva sinistra fin sotto la punta di Piazza d'
Armi. Dico questo, perchè sulla riva destra di tempo
in tempo veggonsi ruderi di sepolcri romani. Sulla riva
sinistra poi incontransi varie grotte votive: una circa
4 m. e mezzo dopo la via flaminia è composta di tre es-
sedre. Circa il 7 m. dalla Flaminia si presenta di fronte
la rupe di Veii, ed ivi dove si traversa il Cremerà sono
visibili le traccie della strada antica romana, che saliva
a Veii. Questi sono i due diverticoli che diramavano
dalle due strade consolari sovraindicate più presso a
Roma: altri due però se ne distaccavano da queste due
vie medesime più lungi, cioè dall'undecimo miglio an-
tico, o decimo moderno della Flaminia a sinistra , e
questo è quello che presenta ancora il taglio stupendo
nella rupe noto col nome di Pietra Pertusa , descritto
a suo luogo V. PIETRA PERTUSA , il quale dopo
4 m. conduceva direttamente a Veii passando pel leni-
mento di s. Cornelia. L'altro diverticolo deviava dalla
Cassia dopo l'undecimo miglio moderno incirca, ossia
dalla odierna osteria del Fosso a destra, e dopo circa un
miglio raggiungeva Veii, seguendo il corso del Fosso
glio artificiale fatto nella rupe. Dalla Flaminia poi a
sinistra al sesto miglio moderno risalendo il corso del
Cremerà, e questa strada forse è una delle primitive di
Veii, ossia appartiene alla epoca etrusca, non solo per
la facilità, essendo tutta piana, ma ancora per la diretta
communicazione con Fidene , sboccando dirimpetto a
questa alleata perpetua di Veii, dalla quale il Tevere
solamente la separava. Questo diverticolo fu da me esa-
minato in tutta la sua estensione e nelle sue adiacenze
nel maggio dell'anno 1825: sembra che anticamente ri-
salisse il corso del Cremerà sulla riva destra: oggi dopo
un miglio circa, essendo la riva destra imboschita si
traversa il Cremerà sopra un ponte di legno e si ri-
monta la riva sinistra fin sotto la punta di Piazza d'
Armi. Dico questo, perchè sulla riva destra di tempo
in tempo veggonsi ruderi di sepolcri romani. Sulla riva
sinistra poi incontransi varie grotte votive: una circa
4 m. e mezzo dopo la via flaminia è composta di tre es-
sedre. Circa il 7 m. dalla Flaminia si presenta di fronte
la rupe di Veii, ed ivi dove si traversa il Cremerà sono
visibili le traccie della strada antica romana, che saliva
a Veii. Questi sono i due diverticoli che diramavano
dalle due strade consolari sovraindicate più presso a
Roma: altri due però se ne distaccavano da queste due
vie medesime più lungi, cioè dall'undecimo miglio an-
tico, o decimo moderno della Flaminia a sinistra , e
questo è quello che presenta ancora il taglio stupendo
nella rupe noto col nome di Pietra Pertusa , descritto
a suo luogo V. PIETRA PERTUSA , il quale dopo
4 m. conduceva direttamente a Veii passando pel leni-
mento di s. Cornelia. L'altro diverticolo deviava dalla
Cassia dopo l'undecimo miglio moderno incirca, ossia
dalla odierna osteria del Fosso a destra, e dopo circa un
miglio raggiungeva Veii, seguendo il corso del Fosso