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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0462
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459
assalire Velletri, che valorosamente si difese, e potè re-
spingerlo mediante i soccorsi ricevuti da Roma: dovè pe-
rò sottoporsi ad avere il podestà da Roma in compenso
delle spese incontrate dal popolo romano. Questa guerra
durò molti anni, e solo rimase sopita nel 1348 per la
terribile pestilenza che mietè le vite di moltissima gen-
te in Italia, e particolarmente in Roma e nelle sue vi-
cinanze. Forse per qualche voto fatto in quella occasio-
ne fu edificato il gran campanile di s. Maria in Trivio,
il quale venne terminato l'anno 1353 ai 15 di aprile,
siccome leggesi nella lapide ivi apposta scritta in ca-
ratteri gotici. Due anni dopo i Savelli conchiusero in
Velletri un atto di concordia per la divisione de' beni,
la quale conservasi nell' archivio municipale, e costitui-
rono a garante la città medesima. Nello stesso anno due
cittadini di Velletri furono mediatori fra varii potenti
romani ed un tal Giordano Perunto di Terracina. In-
dizii sono questi dell' alta riputazione che allora godeva
questo commune presso i vicini. Non potendo i Velie-
Crani sopportare il giogo loro imposto dai Romani l'an-
no 1342 di avere il podestà da Roma, profittarono del-
la rivolta accaduta in Roma nel 1362, e sotto pretesto
di non riconoscere il nuovo governo ricusarono di ri-
cevere il podestà loro inviato ; il popolo romano però
insisteva sul suo dritto e minacciava di costringerli colla
forza, onde essi tolta occasione della concordia conchiu-
sa frai Romani e papa Urbano V. si rivolsero al papa
che spedi due brevi, che sono riportati dal Borgia ed
interpose come mediatore frai due communi il cardi-
nale Egidio Alburnoz suo legato, che spedì nel 1364
come suoi commissarii su tal proposito il vescovo di
S- Angelo e Luchino Savio da Novara, i quali ottennero
la conclusione di una tregua da durare un anno, nella
quale vennero compresi i Colonnesi di Palestrina che
aveano stretto lega con Velletri.
 
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