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AD PICTAS 23 m. distante da Roma, e leggendosi ne'te-
sti odierni di Strabono che questo luogo era distante da
Roma duecento dieci stadii : dce^ de T„; P'o)p% w
7??tov TGVTO a zac e arad^ug, cioè 26 miglia, questo nu-
mero è anche esso alterato, fatto riconosciuto dai dotti
illustratori francesi di questo geografo T. II. p. 214 e
seg. onde secondo ciò che è stato detto, d'uopo è cor-
reggere la cifra GL in pn. Laonde la topografia compa-
rata delle stazioni di questa strada è la seguente: AD
decimum presso Ciampini, r^oraria Molara, ad pictas
Colle de' Quadri , ad bivium presso Valmontone, com-
pitum anagninum sotto Anagni, ferentinum Ferentino ,
prosino Prosinone , fregellanum Ceprano , Fabrateria
Falvaterra , ad melphim fl. Melfa fiume , aquinum A-
quino, casinum presso s. Germano, ad flexum s. Cataldo,
téanum sidicinum Teano, cales Calvi, e CASILINUM Capua
odierna.
Di sopra venne indicato, che Strabone afferma, che
la via latina divergeva dall' Appia a sinistra presso Ro-
ma : e parlando dell' Appia si vide, che questa usciva
dalla porta Capena : quindi il bivio fu poco distante da
quella porta la cui posizione è determinata alle falde
del Celio sotto la villa Mattel. Or questo bivio si rav-
visa ancora sulla piazza di s. Cesareo, dove vedesi la
via latina distaccarsi dall' Appia a sinistra ed ascendere
il clivo del Monte di Oro, diriggendosi a porta Latina
che dalla strada ebbe nome, allorché il recinto di Ro-
ma fu ampliato. Nel tratto di questa salita rimane sotto
il muro di una vigna a sinistra visibile una parte del
pavimento della via. Questo non solo mostra , che la
strada andava alquanto a sinistra dell' attuale, con pic-
cola differenza, ma ancora è importante perchè mostra
in sezione gli strati diversi che a fondamento delle stra-
de ponevansi, cioè lo statumen, il rudus, ed il nucleus,
AD PICTAS 23 m. distante da Roma, e leggendosi ne'te-
sti odierni di Strabono che questo luogo era distante da
Roma duecento dieci stadii : dce^ de T„; P'o)p% w
7??tov TGVTO a zac e arad^ug, cioè 26 miglia, questo nu-
mero è anche esso alterato, fatto riconosciuto dai dotti
illustratori francesi di questo geografo T. II. p. 214 e
seg. onde secondo ciò che è stato detto, d'uopo è cor-
reggere la cifra GL in pn. Laonde la topografia compa-
rata delle stazioni di questa strada è la seguente: AD
decimum presso Ciampini, r^oraria Molara, ad pictas
Colle de' Quadri , ad bivium presso Valmontone, com-
pitum anagninum sotto Anagni, ferentinum Ferentino ,
prosino Prosinone , fregellanum Ceprano , Fabrateria
Falvaterra , ad melphim fl. Melfa fiume , aquinum A-
quino, casinum presso s. Germano, ad flexum s. Cataldo,
téanum sidicinum Teano, cales Calvi, e CASILINUM Capua
odierna.
Di sopra venne indicato, che Strabone afferma, che
la via latina divergeva dall' Appia a sinistra presso Ro-
ma : e parlando dell' Appia si vide, che questa usciva
dalla porta Capena : quindi il bivio fu poco distante da
quella porta la cui posizione è determinata alle falde
del Celio sotto la villa Mattel. Or questo bivio si rav-
visa ancora sulla piazza di s. Cesareo, dove vedesi la
via latina distaccarsi dall' Appia a sinistra ed ascendere
il clivo del Monte di Oro, diriggendosi a porta Latina
che dalla strada ebbe nome, allorché il recinto di Ro-
ma fu ampliato. Nel tratto di questa salita rimane sotto
il muro di una vigna a sinistra visibile una parte del
pavimento della via. Questo non solo mostra , che la
strada andava alquanto a sinistra dell' attuale, con pic-
cola differenza, ma ancora è importante perchè mostra
in sezione gli strati diversi che a fondamento delle stra-
de ponevansi, cioè lo statumen, il rudus, ed il nucleus,