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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0595
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gia sempre a destra la via latina. Quelli archi ora pre-
sentano intatta la costruzione originale di massi enormi
di tufa e di peperino, ora veggonsi successivamente ri-
staurati da Nerone, dai Flavii, da Trajano, e ne'tempi
della decadenza molto inoltrata: le maniere diverse con
che vennero costrutti questi ristauri determinano la loro
epoca rispettiva.
Continuano dopo la Torre del Fiscale gli avan-
zi de'sepolcri a servire di guida onde tracciare l'anda-
mento della via , ma non presentano più nè la bella
conservazione di quelli antecedentemente incontrati, nè
quella stretta successione e varietà di forme che offro-
no quelli dall'Appia. Come un angolo retto l'acquedot-
to claudio forma a Tor del Fiscale, così un altro an^o-
lo simile formava poco dopo, in guisa che in picciolo
tratto due volte traversava la via. Gli archi sono di una
imponenza straordinaria avendo sopra 50 piedi di altezza.
Al quarto miglio dalla porta Capena antica la via
è attraversata da un casale in parte costrutto di opera
saracinesca come la Torre del Fiscale, cioè lavoro del
secolo XIII. in parte di struttura moderna. E questo il
casale di Roma Vecchia posseduto dalla famiglia Tor-
lonia e titolo di marchesato. Esso giace sopra un ripia-
no che scopre dintorno e domina tutta la campagna ro-
mana, e specialmente Roma. Il sito non può essere più
adatto per porvi un campo militare. Ora la distanza di
quattro miglia, la posizione vantaggiosa, e l'essere sopra
la via latina sono prove evidenti per riguardare questo
punto come il luogo, dove Coriolano attendessi, e dove
poscia che venne placato dalle preghiere materne fu
eretto il tempio alla Fortuna Muliebre. Dionisio lib.
VIII. c. XXXVI. narrando le gesta di Coriolano dice
che quell'esule romano accampossi sulla via , che con-
duceva a Tusculof che come è noto fino al X miglio da
 
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