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polcro di Lucullo raggiungeva la strada moderna di
Frascati sotto Capo-Croce , e di là passando fra il se-
polcro detto volgarmente di Lucullo , ma che certa-
mente non lo è, e la villa Piccolommini, seguiva l'an-
damento della strada moderna di Camaldoli , e quindi
saliva a Tusculo avendo termine alla porta settentrionale.
Di là dalla stazione ad Decimum la via latina pas-
sando per Borghetto saliva il clivo della valle albana
passando presso la così detta osteria del Fico fra Fra-
scati a Grottaferrata, dove a destra divergeva una via
che presso Marino andava a legarsi coll'Albana, o Sa-
cra, diverticolo di che rimangono avanzi presso al ponte
de'Squarciarelli. Entrata nella valle albana la percor-
reva in tutta la lunghezza: e verso la metà di essa era
la seconda stazione, o di roboraria della quale fu par-
lato a suo luogo. Al termine di questa valle sotto il
monte Fiore varcava la gola dell'Algido. Ivi diramavasi
in due vie : quella a destra conduceva ad Artena , o
Monte Fortino, e quindi rientrava nel tronco principa-
le : quella a sinistra dopo la stazione Ad pictas ricevea
la via labicana fra Lugnano e Valmontone, e perciò il
punto della giunzione delle due vie avea il nome di Ad
Biviom. Dopo quel punto seguiva l'andamento della stra-
da moderna di Anagni passando per s. Ilario, e Pim-
pinara, o Sacriporto.
Vie Ostiense, Campana, Laurentina,
e Neperiana.
La via ostiense può considerarsi come il tronco prin-
cipale, dal quale diramavano le altre strade sovraindicate.
Il suo nome deriva dalla città alla quale tendeva, della
quale ragionai a lungo nell'articolo OSTIA : la origine
rimonta al regno di Anco Marcio che fondò quella co-
polcro di Lucullo raggiungeva la strada moderna di
Frascati sotto Capo-Croce , e di là passando fra il se-
polcro detto volgarmente di Lucullo , ma che certa-
mente non lo è, e la villa Piccolommini, seguiva l'an-
damento della strada moderna di Camaldoli , e quindi
saliva a Tusculo avendo termine alla porta settentrionale.
Di là dalla stazione ad Decimum la via latina pas-
sando per Borghetto saliva il clivo della valle albana
passando presso la così detta osteria del Fico fra Fra-
scati a Grottaferrata, dove a destra divergeva una via
che presso Marino andava a legarsi coll'Albana, o Sa-
cra, diverticolo di che rimangono avanzi presso al ponte
de'Squarciarelli. Entrata nella valle albana la percor-
reva in tutta la lunghezza: e verso la metà di essa era
la seconda stazione, o di roboraria della quale fu par-
lato a suo luogo. Al termine di questa valle sotto il
monte Fiore varcava la gola dell'Algido. Ivi diramavasi
in due vie : quella a destra conduceva ad Artena , o
Monte Fortino, e quindi rientrava nel tronco principa-
le : quella a sinistra dopo la stazione Ad pictas ricevea
la via labicana fra Lugnano e Valmontone, e perciò il
punto della giunzione delle due vie avea il nome di Ad
Biviom. Dopo quel punto seguiva l'andamento della stra-
da moderna di Anagni passando per s. Ilario, e Pim-
pinara, o Sacriporto.
Vie Ostiense, Campana, Laurentina,
e Neperiana.
La via ostiense può considerarsi come il tronco prin-
cipale, dal quale diramavano le altre strade sovraindicate.
Il suo nome deriva dalla città alla quale tendeva, della
quale ragionai a lungo nell'articolo OSTIA : la origine
rimonta al regno di Anco Marcio che fondò quella co-