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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0605
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602
minare nel Tevere. Ivi a sinistra nel punto culminante
è un gran monumento sepolcrale spogliato di tutti i massi
che lo fasciavano, e ridotto ad abitazione rurale. È questa
vigna medesima , che copre in parte gli avanzi del VI-
CVS ALEXANDRI descritto di sopra p. 491 presso cui
fu sbarcato l'anno 357 il grande obelisco tebano che oggi
si ammira sulla piazza lateranense. Questa vigna è la ul-
tima di Roma da questa parte e finisce al bivio dove
la Laurentina diramava a sinistra dalla ostiense, via della
quale più sotto tratterò di proposito: ivi pure è un tra-
mite moderno che unisce la strada delle Tre Fontane
con quella di Ostia. Il ponte , che determina questo bivio
dicesi Ponte Fratto, nome forse molto più vecchio, che
non si crede, potendosi derivare dal latino Pons Fractus:
esso scavalca il rivo delle Acque Salvie, rivo perenne.
Per ora lasciando da parte la Laurentina e continuando
a parlare della Ostiense che è la più diretta , questa dopo
aver traversato il tratto monotono delle vigne cinte , o
da macerie, o da siepi, traversa prati vasti, ubertosi ,
ai quali colli ridenti a sinistra fanno corona, come di là
dal fiume il giogo amenissimo di Monte Verde, lacinia
del dorso gianicolense, coperto di vigne e casini chiude
l'orizzonte. Questi prati sono in tutte le stagioni dell'anno
coperti di armenti di buoi e di cavalli, che forse non
sono così numerosi , come ne'tempi antichi , ma che men-
tre mantengono il carattere che avevano queste campa-
gne sul principio del secondo secolo della era volgare
contrastano di fatto col quadro romanzesco che ne fece
lo svizzero Bonstetten. Plinio il giovane nella lettera XVII.
del secondo libro descrivendo le vie ostiense e lauren-
tina, per le quali andava alla sua villa marittima dice :
Utrinque excipit iter aliqua ex parte arenosum.. . .
varia hinc atque inde facies , nani modo occurren-
tibus sylvis via coarctatur, modo latissimis pratis dif-
 
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