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di Tor di Valle con chiesa annessa , costrutto fino dal
secolo XV. Un quinto di miglio dopo dirama a sinistra
la via moderna nota col nome di strada di Decimo che
va a raggiungere la via laurentina antica. Passato questo
diverticolo la via ostiense varca sopra un ponte il rivo
di Mostacciano. Le colline, che coronano, come si notò
i prati di Tor di Valle, in questo punto si ravvicinano
molto alla strada che viene ombreggiata da pioppi e da
olmi. Dall'altro canto il Tevere che al caricatore della
pozzolana quasi rade la via, prima insensibilmente se ne
va allontanando, e dopo di Tor di Valle torce ad un trat-
to verso occidente andando ad investire le ultime fim-
brie de'colli di Monte Verde, a segno di radere il mon-
te della Pica presso la Manliana, oggi casale rustico, e
già villa papale, descritta a suo luogo, e che magnifica
si mostra sempre da tutte le parti, donde può disco-
prirsi, e specialmente dalla via ostiense.
Verso il IV. m. fuori della porta attuale è a sini-
stra la torre che dà nome al fondo sopraindicato costrut-
ta ne'secoli bassi ; e circa 2 m. dopo il casale di s. Ci-
riaco, del quale fu parlato a suo luogo. Di là da que-
sto casale la via varca un ruscello, che raccoglie le
acque de'colli, che sovrastano la valle di Decimo: e più
oltre rade a sinistra avanzi di opera reticolata, che sa-
rebbero di picciol momento, se non ricordassero la villa
di Lucio Nonio Asprenate che ebbe due volte 1' onore
del consolato cioè negli anni 94 e 128 della era volgare.
Questa pertinenza fu dimostrata l'anno 1816 allorché si
scoprirono molti condotti di piombo colla epigrafe se-
guente che dà i nomi di Sesto Mario Erote che fece il
condotto e di Lucio Nonio Asprenate che era proprie-
tario del fondo:
SEX MARIVS EROS FECET
L NONI ASPRENATIS
di Tor di Valle con chiesa annessa , costrutto fino dal
secolo XV. Un quinto di miglio dopo dirama a sinistra
la via moderna nota col nome di strada di Decimo che
va a raggiungere la via laurentina antica. Passato questo
diverticolo la via ostiense varca sopra un ponte il rivo
di Mostacciano. Le colline, che coronano, come si notò
i prati di Tor di Valle, in questo punto si ravvicinano
molto alla strada che viene ombreggiata da pioppi e da
olmi. Dall'altro canto il Tevere che al caricatore della
pozzolana quasi rade la via, prima insensibilmente se ne
va allontanando, e dopo di Tor di Valle torce ad un trat-
to verso occidente andando ad investire le ultime fim-
brie de'colli di Monte Verde, a segno di radere il mon-
te della Pica presso la Manliana, oggi casale rustico, e
già villa papale, descritta a suo luogo, e che magnifica
si mostra sempre da tutte le parti, donde può disco-
prirsi, e specialmente dalla via ostiense.
Verso il IV. m. fuori della porta attuale è a sini-
stra la torre che dà nome al fondo sopraindicato costrut-
ta ne'secoli bassi ; e circa 2 m. dopo il casale di s. Ci-
riaco, del quale fu parlato a suo luogo. Di là da que-
sto casale la via varca un ruscello, che raccoglie le
acque de'colli, che sovrastano la valle di Decimo: e più
oltre rade a sinistra avanzi di opera reticolata, che sa-
rebbero di picciol momento, se non ricordassero la villa
di Lucio Nonio Asprenate che ebbe due volte 1' onore
del consolato cioè negli anni 94 e 128 della era volgare.
Questa pertinenza fu dimostrata l'anno 1816 allorché si
scoprirono molti condotti di piombo colla epigrafe se-
guente che dà i nomi di Sesto Mario Erote che fece il
condotto e di Lucio Nonio Asprenate che era proprie-
tario del fondo:
SEX MARIVS EROS FECET
L NONI ASPRENATIS