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re un aspetto imponente , e pittorico, tagliando le balze
a picco , e servendosi della pietra spiccata per materiale
nella costruzione della villa : la tinta rossastra e semi-
bruna di que' dirupi ; interrotta dalla verdura più, o
meno intensa delle piante, e degli alberi che li coro-
nano , piante, che o si alternano, o sono perenni , ma
che sempre per la esposizione e pel favore del clima
sono di gran vigore, e spesso ancora intarsiate da fiori
di vario colore , e la vicinanza del giogo de' monti ae-
fliani che ad essi sovrastano , imprimono alla valle un
carattere di solitudine e di delizia che solleva ed in-
canta lo spirito; quindi concordemente si riguarda come
la Tempe della villa Adriana. La valle meridionale ,
benché più profonda, non offre la stessa amenità , ma
Una triste monotonia : potrebbero dirsi la valle della vita
e della morte. Nel seno di ambedue queste valli si rac-
colgono i loro scoli che formano due fiumicelli : chia-
mano il primo , fosso dell' Acqua Ferrata per una sor-
gente ferruginosa che vi si scarica: gli eruditi lo dicono
Penèo in memoria del fiume che traversa la Tempe tes-
salica ; il secondo appellasi fosso di Risicoli , nome
d' ignota etimologia. Questi due rivi sono oggi poveri di
acque, principalmente nella state ; ma ne'tempi antichi
ricevendo tutte le acque perenni della villa, portate
dagli acquedotti, eran men dispregevoli, e soprattutto
il Penèo. Essi riuniseonsi sotto la estremità della villa :
che guarda ponente, e versano insieme il tributo al-
l'Aniene poco sotto il ponte Lucano. Da lungi i gruppi
de' cipressi, che quà e là disseminati sembrano pian-
gere col funebre loro apparato la dissoluzione di que-
sta delizia imperiale: i ruderi degli edificj abbattuti, che
rimasti privi di rivestimento, e corrosi dagli anni, sol-
levano le loro tronche cime sopra gli alberi in piena
vita che li circondano, e prendono l'aspetto di scheletri
re un aspetto imponente , e pittorico, tagliando le balze
a picco , e servendosi della pietra spiccata per materiale
nella costruzione della villa : la tinta rossastra e semi-
bruna di que' dirupi ; interrotta dalla verdura più, o
meno intensa delle piante, e degli alberi che li coro-
nano , piante, che o si alternano, o sono perenni , ma
che sempre per la esposizione e pel favore del clima
sono di gran vigore, e spesso ancora intarsiate da fiori
di vario colore , e la vicinanza del giogo de' monti ae-
fliani che ad essi sovrastano , imprimono alla valle un
carattere di solitudine e di delizia che solleva ed in-
canta lo spirito; quindi concordemente si riguarda come
la Tempe della villa Adriana. La valle meridionale ,
benché più profonda, non offre la stessa amenità , ma
Una triste monotonia : potrebbero dirsi la valle della vita
e della morte. Nel seno di ambedue queste valli si rac-
colgono i loro scoli che formano due fiumicelli : chia-
mano il primo , fosso dell' Acqua Ferrata per una sor-
gente ferruginosa che vi si scarica: gli eruditi lo dicono
Penèo in memoria del fiume che traversa la Tempe tes-
salica ; il secondo appellasi fosso di Risicoli , nome
d' ignota etimologia. Questi due rivi sono oggi poveri di
acque, principalmente nella state ; ma ne'tempi antichi
ricevendo tutte le acque perenni della villa, portate
dagli acquedotti, eran men dispregevoli, e soprattutto
il Penèo. Essi riuniseonsi sotto la estremità della villa :
che guarda ponente, e versano insieme il tributo al-
l'Aniene poco sotto il ponte Lucano. Da lungi i gruppi
de' cipressi, che quà e là disseminati sembrano pian-
gere col funebre loro apparato la dissoluzione di que-
sta delizia imperiale: i ruderi degli edificj abbattuti, che
rimasti privi di rivestimento, e corrosi dagli anni, sol-
levano le loro tronche cime sopra gli alberi in piena
vita che li circondano, e prendono l'aspetto di scheletri