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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0679
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di camere per alloggiamento de'soldati pretoriani, siccome
dietro il Ligorio generalmente si riconosce, e che dalla
loro moltiplicità il volgo suol chiamare le Cento Ca-
nterelle. A queste oggi si penetra dall' area del Pecile
verso lebeccio ; nello scendervi si riconosce un nicchio-
rie della indicata sostruzione del Pecile; a preservarle
dalla umidità il muro addossato all' area è a doppia fo-
dera con un vuoto intermedio di circa un palmo. Le
camere sono costrutte di opera reticolata di tufa con
testate di parallelepipedi della stessa pietra; Iranno il
pavimento di opera signina, o astraco; erano in origine
separate affatto una dall altra, essendo moderne le com-
municazioni che oggi si veggono. Esse aveano ciascuna
una porta e sopra questa una fenestra verso l'esterno ,
dove esisteva, come ben giudicò il Ligorio, un ambula-
cro generale di legno, a più piani, secondo quelli delle
camere. Imperciocché investendo queste le sostruzioni
dell'area, e del poggio adjacente a mezzodì di essa, se-
condo la loro altezza diversa aveano uno, due, e per-
fino tre piani, siccome può ancora osservarsi. Dopo aver
percorso quelle che sono addossate al lato meridionale,
scendendo a quelle dell'occidentale, nella camera an-
golare è un'antica latrina per uso commune. Questa ca-
mera ha il pavimento di opera a spiga: il canale per
le orine è rivestito di astraco, ed i tubi della latrina
sono di terracotta. La camera seguente ebbe una scala
di legno per communicazione col piano inferiore : que-
sta circostanza si trova in altre camere ancora, e serve
a dimostrare, che gli ambulacri esterni non ebbero scale
loro proprie, servendo queste per salire da un piano
all'altro. Nel lato occidentale indicato, mentre si rico-
scono i tre piani delle camere, si osserva che i due su-
periori erano separati l'uno dall' altro da un soffitto di
tavole appoggiato a morse di travertino che ancora si
di camere per alloggiamento de'soldati pretoriani, siccome
dietro il Ligorio generalmente si riconosce, e che dalla
loro moltiplicità il volgo suol chiamare le Cento Ca-
nterelle. A queste oggi si penetra dall' area del Pecile
verso lebeccio ; nello scendervi si riconosce un nicchio-
rie della indicata sostruzione del Pecile; a preservarle
dalla umidità il muro addossato all' area è a doppia fo-
dera con un vuoto intermedio di circa un palmo. Le
camere sono costrutte di opera reticolata di tufa con
testate di parallelepipedi della stessa pietra; Iranno il
pavimento di opera signina, o astraco; erano in origine
separate affatto una dall altra, essendo moderne le com-
municazioni che oggi si veggono. Esse aveano ciascuna
una porta e sopra questa una fenestra verso l'esterno ,
dove esisteva, come ben giudicò il Ligorio, un ambula-
cro generale di legno, a più piani, secondo quelli delle
camere. Imperciocché investendo queste le sostruzioni
dell'area, e del poggio adjacente a mezzodì di essa, se-
condo la loro altezza diversa aveano uno, due, e per-
fino tre piani, siccome può ancora osservarsi. Dopo aver
percorso quelle che sono addossate al lato meridionale,
scendendo a quelle dell'occidentale, nella camera an-
golare è un'antica latrina per uso commune. Questa ca-
mera ha il pavimento di opera a spiga: il canale per
le orine è rivestito di astraco, ed i tubi della latrina
sono di terracotta. La camera seguente ebbe una scala
di legno per communicazione col piano inferiore : que-
sta circostanza si trova in altre camere ancora, e serve
a dimostrare, che gli ambulacri esterni non ebbero scale
loro proprie, servendo queste per salire da un piano
all'altro. Nel lato occidentale indicato, mentre si rico-
scono i tre piani delle camere, si osserva che i due su-
periori erano separati l'uno dall' altro da un soffitto di
tavole appoggiato a morse di travertino che ancora si