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altri marmi mischi ( forse pavonazzetto ) in diverse for^
me tagliati, cioè a compartimenti, e che de'marmi me-
desimi erano rivestiti i muri, secondo che si rinvenne
in uno scavo fattovi: questi marmi passarono di là ad
ornare le chiese di Tivoli. Questa sala ha due porte
per lato: quelle verso occidente la fanno communicare
col Pecile, quelle verso oriente introducono in un edi-
ficio circolare volgarmente denominato il teatro marittimo;
La pianta di questo edificio consiste in due circoli
concentrici uno all'altro, e separati da un euripo largo
15 piedi, già pieno di acqua. L'ingresso principale era
a settentrione, e corrispondente a questo verso mezzo-
giorno è un'essedra quadrilatera. Oltre questo; ed i due
sopraddescritti verso occidente , un altro ingresso era
verso oriente, pel quale communicava col cortile della
Biblioteca: ed uno minore a lato dell'essedra rettilinea
sovraindicata verso mezzodì. L' ingresso principale era
preceduto da un giardino piantato di fiori e di bussi e
da una vasta essedra rettilinea. Il circolo esterno for-
mava un portico di colonne nella parte interna dove
era a contatto coll' euripo: secondo Ligorio queste co-
lonne erano scanalate e di giallo antico: pezzi d'intavo-
lamento di questo portico restano sul luogo rovesciati,
e si fanno ammirare per la grazia della esecuzione^
L'euripo forse ebbe il pavimento di musaico, come in al-
tri luoghi esposti all'acqua si osserva: esso fu attraver-
sato da quattro ponticelli ad angolo retto fra loro, e a
distanza eguale uno dall'altro. Il circolo interno sorgeva
a guisa d' isola in mezzo, e conteneva nel centro una
area rettilinea, alla quale si giungeva per quattro vie
corrispondenti ai ponti attraverso portichetti curvilinei,
sostenuti da colonne, che avendo la parte convessa verso
l'interno, e ripetendosi quattro volte davano all'area stessa
una forma nuova e bizzarra. Nel resto 1' intervallo fra
altri marmi mischi ( forse pavonazzetto ) in diverse for^
me tagliati, cioè a compartimenti, e che de'marmi me-
desimi erano rivestiti i muri, secondo che si rinvenne
in uno scavo fattovi: questi marmi passarono di là ad
ornare le chiese di Tivoli. Questa sala ha due porte
per lato: quelle verso occidente la fanno communicare
col Pecile, quelle verso oriente introducono in un edi-
ficio circolare volgarmente denominato il teatro marittimo;
La pianta di questo edificio consiste in due circoli
concentrici uno all'altro, e separati da un euripo largo
15 piedi, già pieno di acqua. L'ingresso principale era
a settentrione, e corrispondente a questo verso mezzo-
giorno è un'essedra quadrilatera. Oltre questo; ed i due
sopraddescritti verso occidente , un altro ingresso era
verso oriente, pel quale communicava col cortile della
Biblioteca: ed uno minore a lato dell'essedra rettilinea
sovraindicata verso mezzodì. L' ingresso principale era
preceduto da un giardino piantato di fiori e di bussi e
da una vasta essedra rettilinea. Il circolo esterno for-
mava un portico di colonne nella parte interna dove
era a contatto coll' euripo: secondo Ligorio queste co-
lonne erano scanalate e di giallo antico: pezzi d'intavo-
lamento di questo portico restano sul luogo rovesciati,
e si fanno ammirare per la grazia della esecuzione^
L'euripo forse ebbe il pavimento di musaico, come in al-
tri luoghi esposti all'acqua si osserva: esso fu attraver-
sato da quattro ponticelli ad angolo retto fra loro, e a
distanza eguale uno dall'altro. Il circolo interno sorgeva
a guisa d' isola in mezzo, e conteneva nel centro una
area rettilinea, alla quale si giungeva per quattro vie
corrispondenti ai ponti attraverso portichetti curvilinei,
sostenuti da colonne, che avendo la parte convessa verso
l'interno, e ripetendosi quattro volte davano all'area stessa
una forma nuova e bizzarra. Nel resto 1' intervallo fra