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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0685
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un luogo (li uso analogo a questo nella sua villa lauren-
tina. La volta dipinta a grotteschi, de ' quali si possono
ravvisare le traccie, e sci nicchie esistenti nella parete me-
ridionale, dimostrano quanto ornata foste questa parte. Pa-
re che dapprincipio questo elio-camino dovesse essere più
lungo verso occidente, poiché si osserva da quella parte
un cubicolo ricavato evidentemente nella lunghezza del
corridore primitivo, e vi rimane ancora un abbaino, e
una nicchia; tale innovazione sul piano primitivo è però
antica, e contemporanea alla fabbrica; nè può con diffi-
coltà ammettersi da chi frequenta le antiche rovine, nelle
quali, tali cangiamenti s'incontrano molto sovente: e che
sia contemporanea lo dimostra lo stucco che lo riveste, e
gli ornati simili al rimanente. Questo elio-camino, ed il
corridore oscuro attinente possono riguardarsi come la
parte posteriore di un palazzo rivolto a maestro ed atti-
nente alla Biblioteca latina verso lebeccio. Meno i due
corridori indicati, il rimanente di questa fabbrica, che
fu scavata sul declinare del secolo passato, e che per la
pianta publicatane da Piranesi somiglia in grande a una
casa pompejana , oggi è impraticabile per le spine e gli
arbusti che la ricoprono. Nel corridore oscuro restano
ancora pezzi di colonne, capitelli corintj e compositi di
fino intaglio, ivi trasportati dalle rovine adjacenti. Dal
corridore si passa per un cubiculo , un'andito, ed una
camera in un bel triclinio scoperto , donde si gode la
bella veduta della valle di Tempe , alla quale sono ri-
volte amplissime fenestre: esso non ebbe nè soffitto, nè
volta, ma coprivasi con tende per ripararsi dal sole: le
pareti e il pavimento sono coperti di astraco, segno che
erano esposti all'acqua , e ancora rimane al suo posto un
canalone di marmo, donde cadevano le acque pluviali
nella valle. Verso mezzodì erano due altre fenestre ampie,
dalle quali godevasi una veduta più prolungata; esse
 
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