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VITELLIA v. CIPITEL LA.
S. TATO.
ìb, ©itns,
Grossa terra del distretto di Subiaco, nella dioce-
si di Palestrina, pertinente ai Teodoli che conta 1830
abitanti, distante 6 miglia da Olevano e posta sopra una
delle cime della cresta denominata Le Scrime, interme-
dia fra quella di Guadagnolo, e quella di Colle Celeste
0 di Civitella. Il nome ne denota facilmente la origi-
ne. Come molte altre terre e città sorte ne'tempi bassi
essa lo ebbe da una chiesa ivi esistente ed oggi divenu-
ta rurale, dedicata a s. Vito, santo un tempo molto ve-
nerato in queste contrade : e dal concorso degli abitanti
delle terre circonvicine, o per divozione, o per fiere an-
nuali insensibilmente si formò una borgata, della quale
io non ho finora incontrata memoria più antica di quel-
la inserita negli Annali de' Camaldolesi, Tomo IV. Ap-
pend. p. 596, nella quale si ricorda il tenimentum castri
s. Titi, come uno de'confini del Castellum novum, in-
sieme con Palestrina, Poli, Capranica, Pisciano, ec. Alla
stessa epoca e precisamente all'anno 1252 appartiene un
documento esistente nell'archivio Colonna e pubblicato
dal Petrini nelle Memorie Prenestine p. 413. il quale
nel determinare i confini del territorio di Capranica in-
dica i lenimenti di Castel Nuovo, Monte Manno, Ge-
nazzano, s, Vito, e Palestrina. L'anno 1284 ne appar-
teneva una terza parte a Pietro Scotti cittadino roma-
no, il quale la diede in compenso ai monaci di s. Gre-
gorio col permesso di papa Martino IV. in luogo della
terza parte del castro di Pietra Pertusa pertinente agli
VITELLIA v. CIPITEL LA.
S. TATO.
ìb, ©itns,
Grossa terra del distretto di Subiaco, nella dioce-
si di Palestrina, pertinente ai Teodoli che conta 1830
abitanti, distante 6 miglia da Olevano e posta sopra una
delle cime della cresta denominata Le Scrime, interme-
dia fra quella di Guadagnolo, e quella di Colle Celeste
0 di Civitella. Il nome ne denota facilmente la origi-
ne. Come molte altre terre e città sorte ne'tempi bassi
essa lo ebbe da una chiesa ivi esistente ed oggi divenu-
ta rurale, dedicata a s. Vito, santo un tempo molto ve-
nerato in queste contrade : e dal concorso degli abitanti
delle terre circonvicine, o per divozione, o per fiere an-
nuali insensibilmente si formò una borgata, della quale
io non ho finora incontrata memoria più antica di quel-
la inserita negli Annali de' Camaldolesi, Tomo IV. Ap-
pend. p. 596, nella quale si ricorda il tenimentum castri
s. Titi, come uno de'confini del Castellum novum, in-
sieme con Palestrina, Poli, Capranica, Pisciano, ec. Alla
stessa epoca e precisamente all'anno 1252 appartiene un
documento esistente nell'archivio Colonna e pubblicato
dal Petrini nelle Memorie Prenestine p. 413. il quale
nel determinare i confini del territorio di Capranica in-
dica i lenimenti di Castel Nuovo, Monte Manno, Ge-
nazzano, s, Vito, e Palestrina. L'anno 1284 ne appar-
teneva una terza parte a Pietro Scotti cittadino roma-
no, il quale la diede in compenso ai monaci di s. Gre-
gorio col permesso di papa Martino IV. in luogo della
terza parte del castro di Pietra Pertusa pertinente agli