Ponte A e l i u s, o s. Angelo 161
monumenti si aggiungono le autoi’ità dì Dione e di Spar-
ziano : il primo lib. LXIX. c. XXIII. parlando della
morte di Adriano dice , che quell’ imperadore venne se-
polto presso la ripa stessa del fiume dirimpetto al ponte
Elio : òs aureo tu noToqxu, npog vy yxpvpx
TU] AjAj# : e Sparziano narra , che quell’imperadore edi-
ficò in Roma un ponte del suo nome , ed un sepolcro
vicino al Tevere : Fecit et sui nominis pontem , et se-
pulcrum iuocta Tiberini : veggasi la vita di Adriano
c. XIX. Liutprando nella storia inserita nel tomo IL
de’ Rerum Itaiicarum Scriptores lib. III. c. XII. par-
lando della Mole Adriana , allora occupata dalla famosa
Marozia, nel secolo X, e della venuta in Roma del re
Ugo l’anno 932 , così descrive questo ponte in quella
epoca: ante cuius ianuam , cioè della Mole , pons est
ppetiosissimus super Tiberini fabricatus : qui pri-
mula Romani ingredientibus atque egredientibus est,
nec est alia nisi pei' eum transeundi 'via : hoc tamen
nisi consensu munitionem custodientium fieri non po-
teste Sopra questo ponte Cencio figlio di Stefano, pre-
fetto , fece edificare una torre molto alta a’ tempi di
Gregorio VII. ed ivi esercitava ogni sorte di avanie so-
pra que’ che passavano , ed anche impose un pedaggio
nuovo : ed in essa volle trasportare l’anno 1075 il santo
pontefice Gregorio , ma sopraggiunti i Romani a turme
la disfecero : veggasi il card, di Aragona nella vita di
Gregorio VII. e Paolo Benrieden de Rebus Gestis
Gregorii FU. presso i Rerum Itaiicarum Scriptores
Tom. III. P. I. p. 305 e 328 , come pure Lamberto
Schaffnaburgense De Reb. Germ. a. 1076. Quest’ ultimo
scrittore , essendo coevo al fatto lo descrive con molti
particolari. L’ anno 1116 ne’ torbidi insorti per la morte
di Pietro prefetto di Roma , e riferiti da Falcone Be-
neventano nella Cronaca inserita dal Muratori, e da
monumenti si aggiungono le autoi’ità dì Dione e di Spar-
ziano : il primo lib. LXIX. c. XXIII. parlando della
morte di Adriano dice , che quell’ imperadore venne se-
polto presso la ripa stessa del fiume dirimpetto al ponte
Elio : òs aureo tu noToqxu, npog vy yxpvpx
TU] AjAj# : e Sparziano narra , che quell’imperadore edi-
ficò in Roma un ponte del suo nome , ed un sepolcro
vicino al Tevere : Fecit et sui nominis pontem , et se-
pulcrum iuocta Tiberini : veggasi la vita di Adriano
c. XIX. Liutprando nella storia inserita nel tomo IL
de’ Rerum Itaiicarum Scriptores lib. III. c. XII. par-
lando della Mole Adriana , allora occupata dalla famosa
Marozia, nel secolo X, e della venuta in Roma del re
Ugo l’anno 932 , così descrive questo ponte in quella
epoca: ante cuius ianuam , cioè della Mole , pons est
ppetiosissimus super Tiberini fabricatus : qui pri-
mula Romani ingredientibus atque egredientibus est,
nec est alia nisi pei' eum transeundi 'via : hoc tamen
nisi consensu munitionem custodientium fieri non po-
teste Sopra questo ponte Cencio figlio di Stefano, pre-
fetto , fece edificare una torre molto alta a’ tempi di
Gregorio VII. ed ivi esercitava ogni sorte di avanie so-
pra que’ che passavano , ed anche impose un pedaggio
nuovo : ed in essa volle trasportare l’anno 1075 il santo
pontefice Gregorio , ma sopraggiunti i Romani a turme
la disfecero : veggasi il card, di Aragona nella vita di
Gregorio VII. e Paolo Benrieden de Rebus Gestis
Gregorii FU. presso i Rerum Itaiicarum Scriptores
Tom. III. P. I. p. 305 e 328 , come pure Lamberto
Schaffnaburgense De Reb. Germ. a. 1076. Quest’ ultimo
scrittore , essendo coevo al fatto lo descrive con molti
particolari. L’ anno 1116 ne’ torbidi insorti per la morte
di Pietro prefetto di Roma , e riferiti da Falcone Be-
neventano nella Cronaca inserita dal Muratori, e da