Circo di Prora 617
quindi convien dire, che al nome di questa dea furo-
no applicati i giuochi istituiti col danaro lasciato da quel-
la cortigiana , poiché il culto di Flora era anteriore a
quel fatto.
Si è notato che i regionarii pongono presso il Qui-
rinale il tempio col circo di Flora , poiché la regione
VI. nella quale vengono posti comprende appunto tutto
quel monte e la valle fra quello ed il Pincio. Ora quel
tempio fu presso il Capitoliti™ vetus, come mostra Mar-
ziale Epigramm. lib. V. ep. XXIIII.
Sed tiburtinae sum proximas acceda pilae
Qua videi aniiquum rustica Flora lovem.
Era il Capitolili™ velas dove è oggi il giardino di Bar-
berini, e perciò in quelli stessi contorni fu il tempio di
Flora. Quindi Vitruvio lib. VII. c. IX designa le officine
del minio sul Quirinale fra il tempio di Quirino e quello
di Flora, ed è nolo che il tempio di Quirino era nel giar-
dino del Noviziato de’pp. gesuiti. Varrone De Ling. Lat,
lib. IV. mostra il circo ad florales lusus nel clivo prossi-
mo al Capitolili™ vetus, cioè ne’dintorni della piazza Bar-
berini. Il Fulvio p. XXXIII. afferma che nell’anno 1527
se ne vedevano le vestigia nella valle che sottogiace al
ciglio delle Quattro Fontane, cioè precisamente nel pia-
no della piazza sovraindicata, senza però indicarne l’an-
damento. il Ligorio p. 3. b. nel libro più volte citato
dei Circhi lo indica tra la vigna allora del card. Ippo-
lito d’Este, oggi parte del giardino pontificio, e quella
del Boccaccio incontro ad essa ; ma stando alla pianta
del Bufalini contemporanea del Ligorio stesso questa vi-
gna di Boccaccio, che ivi è indicata di Leonardo Boc-
caccio è in tal sito, che que’ruderi non sarebbero stati
che forse i più occidentali del circo medesimo, il quale
prolungandosi di là, cioè da presso s. Nicola in Arcione
verso la piazza Barberini avrebbe una sufficiente esten-
quindi convien dire, che al nome di questa dea furo-
no applicati i giuochi istituiti col danaro lasciato da quel-
la cortigiana , poiché il culto di Flora era anteriore a
quel fatto.
Si è notato che i regionarii pongono presso il Qui-
rinale il tempio col circo di Flora , poiché la regione
VI. nella quale vengono posti comprende appunto tutto
quel monte e la valle fra quello ed il Pincio. Ora quel
tempio fu presso il Capitoliti™ vetus, come mostra Mar-
ziale Epigramm. lib. V. ep. XXIIII.
Sed tiburtinae sum proximas acceda pilae
Qua videi aniiquum rustica Flora lovem.
Era il Capitolili™ velas dove è oggi il giardino di Bar-
berini, e perciò in quelli stessi contorni fu il tempio di
Flora. Quindi Vitruvio lib. VII. c. IX designa le officine
del minio sul Quirinale fra il tempio di Quirino e quello
di Flora, ed è nolo che il tempio di Quirino era nel giar-
dino del Noviziato de’pp. gesuiti. Varrone De Ling. Lat,
lib. IV. mostra il circo ad florales lusus nel clivo prossi-
mo al Capitolili™ vetus, cioè ne’dintorni della piazza Bar-
berini. Il Fulvio p. XXXIII. afferma che nell’anno 1527
se ne vedevano le vestigia nella valle che sottogiace al
ciglio delle Quattro Fontane, cioè precisamente nel pia-
no della piazza sovraindicata, senza però indicarne l’an-
damento. il Ligorio p. 3. b. nel libro più volte citato
dei Circhi lo indica tra la vigna allora del card. Ippo-
lito d’Este, oggi parte del giardino pontificio, e quella
del Boccaccio incontro ad essa ; ma stando alla pianta
del Bufalini contemporanea del Ligorio stesso questa vi-
gna di Boccaccio, che ivi è indicata di Leonardo Boc-
caccio è in tal sito, che que’ruderi non sarebbero stati
che forse i più occidentali del circo medesimo, il quale
prolungandosi di là, cioè da presso s. Nicola in Arcione
verso la piazza Barberini avrebbe una sufficiente esten-