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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Antica — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68871#0633
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Poetico D1 Ottavia 601
templi surono riedisicati 1' anno 721 da Angusto colle
spoglie riportate nella guerra dalmatica, allorché edificò
il portico di Ottavia, ed architetti allora ne furono
Sauro e Batraco Iaconi, i quali non potendo mettervi i
nomi ne figurarono il simbolo nel toro della base delle
colonne in spiris columnarum, cioè una lucèrtola cor-
rispondente a Sauro, ed una rana corrispondente a Ba-
traco : Plinio 1. c. Dione lib. XLIX. c. XLIII. Sveto-
nio in Octavio c. XXIX. Nel trasportare però le sta-
tue de' numi che doveano essere collocate nelle celle
rispettive i facchini che le portavano misero quella di
Giunone nel tempio di Giove , e quella di Giove in
quello di Giunone : equivoco, che fu mantenuto quasi
sosse una volontà de'numi medesimi, come afferma Pli-
nio 1. c. Prima ancora di essere chiuso nel portico di
Ottavia il tempio di Giove era entro un sacro recinto,
c perciò consideravasi come un delubro, secondo Ma-
crobio Saturnal. lib. III. c. IV. Dinanzi a questi due
templi Metello avea schierato la turma delle 75 statue
equestri di bronzo rappresentanti i cavalieri amici di
Alessandro, che perirono nel passaggio del Granico ,
e che Alessandro fece fare a Lisippo e collocò in Dio
città della Macedonia , come si ha da Arriano nella
Spediz. di Aless. lib. I. c. XVI. e da Vellejo lib. I.
c. XI. Frai due templi poi Metello avea edificato por-
tici che nella edisicazione di quello di Ottavia furono
abbattuti. Imperciocché, come ho indicato poc'anzi Au-
gusto l'anno 721 di Roma colle spoglie de' Dalmati di-
strusse le opere di Metello , riedificò i templi, e li
chiuse entro un magnifico portico da lui detto di Ot-
tavia ad onore della sorella, vi aggiunse un luogo per
conversare chiamato Scliola , ricordato da Plinio
lib. XXXV. c. X. una sala per adunarvi il senato che
Cuna Octaviae su detta, secondo lo stesso scrittore
 
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