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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0024
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2 Chiese
4°. ed il padre Tommaso Maria Mamaclii , tanto nelle
Origines et Antiquitates Christian» quanto ne’ Costu-
mi de Primitivi Cristiani. Stimo pertanto opportuno
di premettere alla descrizione di ciascuna delle chiese
esistenti in Roma una notizia generale sulla forma e le
parti che ne’ tempi antichi le costituivano , dalle qtiali
sono derivate le odierne.
Negli antichi scrittori cristiani ricordasi il luogo
delle sacre loro adunanze co’ nomi di Ecclesia^ Domus
e Templum presso i Latini, e di Εκκλησία, Οίκος, e Ναός
presso i Greci. Il primo di questi, greco di origine, è
di significazione figurata, alludendo all’uso di radunan-
za, al quale serviva : esso però può riguardarsi come il
più antico trovandosene menzione presso l’apostolo Paolo
nella prima lettera ai Corintj c. XI. §. 18, luogo che
cito a preferenza di molti altri del nuovo testamento ,
dove il nome di Εκκλησία si trova, perchè in esso più
chiaramente della chiesa materiale si tratta, mentre ne-
gli altri si ha piuttosto ragione della chiesa morale , o
della congregazione de’ fedeli. Ne’ tempi seguenti que-
sto nome ora trovasi espresso semplicemente , ora ac-
coppiato a quello del santo , 0 della santa ad onore di
cui era eretta la chiesa , come nel concilio di Galcedo-
nia si trova espressa la Εκκλησία της άγιωτατης μαο-
τυ^ος Ευφημίας chiesa della santissima martire Eufe-
mia. Il vocabolo di Domus , Οίκος , è di significazione
propria e diretta, ed è sovente accompagnato dal sacro-
santo nome di Dio , Domus Dei ; o da quello del santo
titolare, come nella epitome de’tempi in continuazione
della cronaca eusebiana incontrasi una Οίκος του άγιου
Θωμά, cioè la Domus divi Thomae, che è quella di
s. Tommaso edificata in Roma ai tempi di Antemio Au-
gusto. Meno antico di questi due oserei dire essere quel-
lo di Templum , sì per la forma e le parti di una chie-
 
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