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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0025
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Chiese 3
sa che affatto diverse erano da quelle di un tempio, co-
me anche per Γ avversione che in origine aveasi ad una
voce sanzionata dai pagani per indicare un luogo inau-
gurato e particolarmente un tempio. Nulladimeno una
certa analogia di uso portò insensibilmente i Cristiani ad
adottare pur questo nome per le loro chiese, e può con
verosimiglianza asserirsi chi1 almeno presso i Latini esso
era di già in uso ai tempi di Gallieno , siccome racco-
gliesi da un sermone di s. Zenone De Psalm. Serm. 126
de Continentia. Ma dopo che Costantino diè pace e
tranquillità ai seguaci dell’evangelio, e pubbliche chie-
se si aprirono per tutto Γ imperio, cessò ogni differenza
fra le voci indicanti un tempio e una chiesa, e perciò
negli scrittori cristiani più gravi sì greci che latini leg-
gonsi dati alle chiese i nomi di νιχος , τεμενος, σην.ος,
ανχχτορον, tempium , delubrum eie. A questi nomi ge-
nerali e proprj a ciascuna chiesa , altri conviene ag-
giungerne a certe chiese particolari , cominciando da
quello di Basilica. Con questo principalmente chiama-
ronsi le chiese che essendo più grandi e magnifiche del-
le altre , imitarono nella loro forma le saie civili così
pur nominate presso i Romani, e tanto note per la de-
scrizione che Vitruvio ne offre , e per gli avanzi di mol-
te di esse, o scoperti , ed illustrati, o ancora esistenti
a vista di ognuno, forma che qui è fuor di luogo di ri-
ferire. Quanto al nome , i Cristiani dai Romani lo tol-
sero , come questi dai Greci lo ebbero siccome notai
nella P, IL Ant. pag. 239. presso i quali in Atene esisteva
il portico regio , cosi detto , perchè il secondo arconte
cognominato re vi amministrava giustizia in cause di em-
pietà e di omicidio. Or questo portico lo troviamo detto
in greco στοά βασίλεως da Platone nell’ Eutifrone in
pr. nel Teeteto sul fine, βασιλείας da Pausania Cose At-
tiche c. III. ed Esichio in βασιλείας στοά e Snida, βασι-
P. I. 2
 
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