Chiese 23
coro lateralmente sorgevano, come in s. Clemente si os-
serva, due pulpiti molto elevati che Αμβωνες dai Greci,
Umbones ed Ambones secondo Ducange nella voc. Am-
bo, dai Latini si dissero, e che italianizzata la voce gre-
ca, Amboni chiamiamo. Da Esichio In voc. Αμβωνες ap-
prendiamo che i Greci così appellavano le salite de’
monti, onde giustamente il Casaubono Animadv. in Athe-
ììeum lib. XI. cap. X. notò: est vero Graecis αμβων,
Ladnis ambo, quidquid in plano eminet ac protube-
rat, figuram, habens rotundam aut χωυοείδη. Origo vo-
cis orno τον αμβοανειν sive αναβαινειυ cioè salire, ed ivi
porta l’esempio dell’Ambone nelle chiese. Anche que-
sti in s. Clemente rimangono intatti: si osservano però
pure in altre chiese, dove il recinto del coro è stato
disfatto, e particolarmente nell’antica diaconia di s. Ma-
ria in Cosmedin, in cui si riconosce ancora la diversità
di piano fra la Navis e il Chorus. Il Du Cange ha ri-
portato molti esempli, per provare che dall’ ambone
pure si recitavano dai vescovi le omelie. Il Durand
Radon, lib. IV. cap. XXIV. n. 17. mostra, che in al-
cune chiese l’ambone avea gradini verso l’oriente e ver-
so l’occidente: per i primi salivasi, e per gli altri scen-
devasi e questo esempio lo abbiamo appunto in s. Cle-
mente nell’ambone destro: nell’ambone opposto o sini-
stro, il quale serviva per le lezioni sacre , e le episto-
le, come l’altro per gli evangelii, troviamo due leggìi:
sono questi che particolarmente analogia dicevansi co-
me mostra il Du Cange in Analogium, nome che pure
si dava all’ambone intiero: questa parola alle volte lati-
nizzata Lectorium si trova detta , colle stesse significa-
zioni di Analogium. Nel coro presso quella che dice-
vasi porta santa, la quale introduceva al santuario, era
il trono per l’imperadore, o pel sovrano secondo il Fa-
bricio Bibliogr. Antiq. pag. 302.
coro lateralmente sorgevano, come in s. Clemente si os-
serva, due pulpiti molto elevati che Αμβωνες dai Greci,
Umbones ed Ambones secondo Ducange nella voc. Am-
bo, dai Latini si dissero, e che italianizzata la voce gre-
ca, Amboni chiamiamo. Da Esichio In voc. Αμβωνες ap-
prendiamo che i Greci così appellavano le salite de’
monti, onde giustamente il Casaubono Animadv. in Athe-
ììeum lib. XI. cap. X. notò: est vero Graecis αμβων,
Ladnis ambo, quidquid in plano eminet ac protube-
rat, figuram, habens rotundam aut χωυοείδη. Origo vo-
cis orno τον αμβοανειν sive αναβαινειυ cioè salire, ed ivi
porta l’esempio dell’Ambone nelle chiese. Anche que-
sti in s. Clemente rimangono intatti: si osservano però
pure in altre chiese, dove il recinto del coro è stato
disfatto, e particolarmente nell’antica diaconia di s. Ma-
ria in Cosmedin, in cui si riconosce ancora la diversità
di piano fra la Navis e il Chorus. Il Du Cange ha ri-
portato molti esempli, per provare che dall’ ambone
pure si recitavano dai vescovi le omelie. Il Durand
Radon, lib. IV. cap. XXIV. n. 17. mostra, che in al-
cune chiese l’ambone avea gradini verso l’oriente e ver-
so l’occidente: per i primi salivasi, e per gli altri scen-
devasi e questo esempio lo abbiamo appunto in s. Cle-
mente nell’ambone destro: nell’ambone opposto o sini-
stro, il quale serviva per le lezioni sacre , e le episto-
le, come l’altro per gli evangelii, troviamo due leggìi:
sono questi che particolarmente analogia dicevansi co-
me mostra il Du Cange in Analogium, nome che pure
si dava all’ambone intiero: questa parola alle volte lati-
nizzata Lectorium si trova detta , colle stesse significa-
zioni di Analogium. Nel coro presso quella che dice-
vasi porta santa, la quale introduceva al santuario, era
il trono per l’imperadore, o pel sovrano secondo il Fa-
bricio Bibliogr. Antiq. pag. 302.