86 Chiese
S. ANDREA DELLA VALLE. Chiesa dei rione
Vili o di s. Eustachio che ha nome dalla contrada, in-
dicante la valle, che ivi ne’tempi antichi esisteva dell’
Euripo di Agrippa; ha annessa la casa de’ pp. teatini
che la ufiiziano.
Nel sito oggi occupato da questo tempio magnificQ
fu una chiesa dedicata a s. Sebastiano, detta de Pia
Papae, e presso ad una cloaca, che nel secolo XVII.
venne confusa con quella, nella quale gli alti del mar-
tirio di s. Sebastiano dicono che fu trovato il corpo di
quel s. martire; veggasi il Martinelli Roma ex Ellittica
Sacra p. 393. Quella chiesa era parrocchiale, e fu de-
molita l’anno 1590 con decreto di Sisto V. che pre-
scrisse dovessero entrare della nuova chiesa di s. An-
drea fallar maggiore ed i due laterali della chiesa di-
strutta. Ivi pure era una picciola chiesa di s. Luigi de*
Francesi, i quali edificando l’altra magnifica, che riten-
gono, l’abbandonarono quasi nello stesso tempo. Allora,
Costanza Piccolommini duchessa di Amalfi donò un suo
palazzo ai pp. teatini , perchè ivi stabilissero la loro
casa , ed edificassero la chiesa presente ad onore di
s. Andrea come testifica la lapide’posta nel cantone del-
la casa de’padri. L’anno 1591 il card. Alfonso Gesualdo
napoletano diè principio alla costruzione della nuova
chiesa: ma sorpreso dalla morte la opera rimase im-
perfetta, ed il card. Alessandro Peretti nipote di Sisto V.
gli subentrò, e diè forma più^maguifica alla chiesa: la
fàbbrica venne quasi ultimata dal card. Francesco Pe-
retti suo nipote, il quale ottenne da papa Alessandro VII.
che anche dopo la sua morte i frutti delle sue badie
fossero erogati al compimento di questo grande edilìzio·
Architetto ne fu Pietro Paolo Olivieri romano, il quale
ne fece il modello, ed a qualche buon termine quella
mole ridusse come narra il Bagliori! p. 76; ma sorpre-
S. ANDREA DELLA VALLE. Chiesa dei rione
Vili o di s. Eustachio che ha nome dalla contrada, in-
dicante la valle, che ivi ne’tempi antichi esisteva dell’
Euripo di Agrippa; ha annessa la casa de’ pp. teatini
che la ufiiziano.
Nel sito oggi occupato da questo tempio magnificQ
fu una chiesa dedicata a s. Sebastiano, detta de Pia
Papae, e presso ad una cloaca, che nel secolo XVII.
venne confusa con quella, nella quale gli alti del mar-
tirio di s. Sebastiano dicono che fu trovato il corpo di
quel s. martire; veggasi il Martinelli Roma ex Ellittica
Sacra p. 393. Quella chiesa era parrocchiale, e fu de-
molita l’anno 1590 con decreto di Sisto V. che pre-
scrisse dovessero entrare della nuova chiesa di s. An-
drea fallar maggiore ed i due laterali della chiesa di-
strutta. Ivi pure era una picciola chiesa di s. Luigi de*
Francesi, i quali edificando l’altra magnifica, che riten-
gono, l’abbandonarono quasi nello stesso tempo. Allora,
Costanza Piccolommini duchessa di Amalfi donò un suo
palazzo ai pp. teatini , perchè ivi stabilissero la loro
casa , ed edificassero la chiesa presente ad onore di
s. Andrea come testifica la lapide’posta nel cantone del-
la casa de’padri. L’anno 1591 il card. Alfonso Gesualdo
napoletano diè principio alla costruzione della nuova
chiesa: ma sorpreso dalla morte la opera rimase im-
perfetta, ed il card. Alessandro Peretti nipote di Sisto V.
gli subentrò, e diè forma più^maguifica alla chiesa: la
fàbbrica venne quasi ultimata dal card. Francesco Pe-
retti suo nipote, il quale ottenne da papa Alessandro VII.
che anche dopo la sua morte i frutti delle sue badie
fossero erogati al compimento di questo grande edilìzio·
Architetto ne fu Pietro Paolo Olivieri romano, il quale
ne fece il modello, ed a qualche buon termine quella
mole ridusse come narra il Bagliori! p. 76; ma sorpre-