Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0193
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
s. Clemente 171
no 417. da Zosimo papa col nome di basìlica nella let-
tera ai vescovi affricani, che si riporta dal Labbé Con-
dì. T. II. p. 155 8. lettera che concerne il giudizio te-
nuto da lui in questa basilica nella causa di Celestio
pelagiano : die cognìtionis resedimus in s. Clementis
basilica, qui imbutus beati Petri apostoli disciplinis,
tali magistro veteres emendasset crrores, tantosque
profectus habuisset, ut fidom , quam diclicej'at et do-
cuerat etiam martirio coiisecraret. Nell’anno 449. si
nomina come titolo nella lettera di s. Leone I. a Fla-
viano vescovo di Costantinopoli, e di nuovo si ricorda
Irai titoli nel concilio romano tenuto sotto Simmaco l’an-
no 499. S. Gregorio vi disse la omelia XXXIII. e la
XXXVIII: questo s. papa pure ne fa menzione nel lib.
IV de’dialoghi c. XIV. descrivendo la santità di s. Ser-
volo paralitico, e la sua morte. Adriano I. ne ristaurò
il tetto, come narra Anastasio bibliotecario nella sua vi-
ta. Leone III. e Leone IV. secondo lo stesso biografo
vi fecero de’doni, e l’arricchirono di arredi sacri. Gio-
vanni Vili, rifece il Choi'us, siccome mostra il suo mo-
nogramma contenente il nome iohannes , come giusta-
mente rilevò il Giampini Pel. Mon. P. I. p. 12, e che
ripetutamente ivi si vede scolpito ne’plutei, che lo cir-
condano; monogramma che male fu spiegato da altri per
quello di Niccolò I. Avendo molto sofferto nella deva-
stazione di Roberto Guiscardo dell’anno 1084. fu risar-
cita intieramente l’anno 1108. sotto Pasquale II. che
n’era stato titolare, e che vi era stato eletto papa , da
Anastasio giuniore card, titolare, di cui si legge il nome
nella sedia di marmo del presbiterio. Veggasi il Ciac-
conio, il quale però ha torto di attribuire a lui il mu-
saico dell’apside, che è posteriore, ed il recinto del coro
che è anteriore , come si notò. Il musaico suddetto fu
fatto dal card. Jacopo Tomasio dell’ordine de’ minori ,
 
Annotationen