336 Chiese
do piede nuovamente nella navata, ch’era la principale
della chiesa, il primo quadro appeso alla parete è di
Pietro Bianchi, che lo fece per la cappella del coro in
s. Pietro, rappresentandovi la Concezione ed altri santi;
il secondo , esprime la risurrezion di Tabita , di Pla-
cido Costanzi. Seguita poi la gran cappella di s. Bru-
none, in fondo alla navata, disegno di Carlo Maratta ,
e sull’altare, che fu per l’innanzi il maggiore e prima-
rio, vedesi un dipinto di Gio. Odazzi. Gli Evangelisti
condotti a fresco nella volta sono del Procaccini; i late-
rali sono cartoni del Trevisani , serviti come gli al-
tri della cappella incontro, pe’ musaici della cupola
innanzi al battisterio dei Vaticano. Fuori della detta cap-
pella, pendono dalle pareti due quadri, fatti anch’ essi
per s. Pietro uno colla caduta di Simon mago, del Bat-
toni, l’altro con s. Basilio che celebra messa, e l’impe-
rator Costanzo che sviene, del Subleyras. Le otto lunet-
te tra le finestre son del Ricciolini. Il quadro della cap-
pelletti seguente con Cristo che da le chiavi a s. Pie-
tro è opera del celebre Muziano; le pitture dell’ultima
cappella dedicata alla Maddalena sono di Arrigo Fiam-
mingo.
Entro la sacrestia di questa chiesa vedesi sull’altare,
un quadro ed alcuni medaglioni, lavori di Gio. Odazzi.
Il coro fu nobilmente dipinto da Luigi Garzi; e l’angio-
lo che sta in una nicchia lateralmente all’ ingresso del
claustro fu scolpito da Bernardino Luduvisi. Contigua
alla sacrestia è la cappelletta, innalzata da’ fondamenti
dal card. Camillo Cibo, che risponde nella chiesa per
una inferriata. In essa conservatisi preziose reliquie, ed
è tutta abbellita con magnificenza ; il quadro che sta
sull’altare fu dipinto da Michelangiolo Ricciolini.
Il monistero congiunto alla descritta chiesa, è sin-
golarissimo fra gli altri di Roma pei’ la sua vastità e net-
do piede nuovamente nella navata, ch’era la principale
della chiesa, il primo quadro appeso alla parete è di
Pietro Bianchi, che lo fece per la cappella del coro in
s. Pietro, rappresentandovi la Concezione ed altri santi;
il secondo , esprime la risurrezion di Tabita , di Pla-
cido Costanzi. Seguita poi la gran cappella di s. Bru-
none, in fondo alla navata, disegno di Carlo Maratta ,
e sull’altare, che fu per l’innanzi il maggiore e prima-
rio, vedesi un dipinto di Gio. Odazzi. Gli Evangelisti
condotti a fresco nella volta sono del Procaccini; i late-
rali sono cartoni del Trevisani , serviti come gli al-
tri della cappella incontro, pe’ musaici della cupola
innanzi al battisterio dei Vaticano. Fuori della detta cap-
pella, pendono dalle pareti due quadri, fatti anch’ essi
per s. Pietro uno colla caduta di Simon mago, del Bat-
toni, l’altro con s. Basilio che celebra messa, e l’impe-
rator Costanzo che sviene, del Subleyras. Le otto lunet-
te tra le finestre son del Ricciolini. Il quadro della cap-
pelletti seguente con Cristo che da le chiavi a s. Pie-
tro è opera del celebre Muziano; le pitture dell’ultima
cappella dedicata alla Maddalena sono di Arrigo Fiam-
mingo.
Entro la sacrestia di questa chiesa vedesi sull’altare,
un quadro ed alcuni medaglioni, lavori di Gio. Odazzi.
Il coro fu nobilmente dipinto da Luigi Garzi; e l’angio-
lo che sta in una nicchia lateralmente all’ ingresso del
claustro fu scolpito da Bernardino Luduvisi. Contigua
alla sacrestia è la cappelletta, innalzata da’ fondamenti
dal card. Camillo Cibo, che risponde nella chiesa per
una inferriata. In essa conservatisi preziose reliquie, ed
è tutta abbellita con magnificenza ; il quadro che sta
sull’altare fu dipinto da Michelangiolo Ricciolini.
Il monistero congiunto alla descritta chiesa, è sin-
golarissimo fra gli altri di Roma pei’ la sua vastità e net-