Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0361
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
s. Mahia in Cacabeius 337
Sozza ; in esso avvi un chiostro ornato di cento colon-
ne di travertino, che formano nel disotto quattro grandi
portici, e nel disopra altrettante logge, in cui sono le
porte che mettono alle celle de’certosini. Michelangiolo
fu l’architetto di questo chiostro, che certamente è am-
mirabile per la solidezza e per la semplicità sua somma.
SANTA MARIA DEGLI ANGELI ALLE CO-
LONNACCIE. Piccola chiesa del rione L, Monti, det-
ta altre volle 5. Maria in Macello Martyrum, perchè
ivi di questi facevasi carnificina ai tempi delle per-
secuzioni , come in altri luoghi di Pioma. Fu anche
detta s. risaia de' tessitori, avendola concessa Leone X.
nel 1517 a sì fatti artigiani, i quali la chiamarono col
nome della santa loro protettrice, a cui eressero un al-
tare. Venne essa chiesa fondata nell’area del Foro pal-
ladio, appellato pure di Nerva e Transitorio , ed esi-
steva fin dal secolo XIL, sotto il titolo di s. Marco in
macello martyrum· Oggi la uffiziano i frati della peni-
tenza, soprannominati gli Scalzetti, ordine approvato
da Pio VI. nel 1 784.; ed in mezzo di essa vedesi un
pozzo entro il quale furono gittati moltissimi corpi di
santi martiri.
S. MARIA IN CACABERIS. Chiesa del rione VII.,
Regola. Essa in origine fu dedicata a s. Biagio, e si disse
corrottamente in cacaberis , dovendosi dire piuttosto
in cacaberio, a causa che ne’tempi di mezzo, entro gli an-
tichi portici di Filippo stanziavano coloro che lavoravano
caklaje , dette in latino cacabi. Essa fu dedicata alla
Ssiìia Concezione di Alaria, ed ebbe la cura delle ani-
me fin dal 1 594, poscia trasferita altrove. Alessandro VII.
la concedette alla compagnia de'cocchieri, per Lavanti
stabilita in s. Lucia della tinta , ed approvata da san
Pio V. nel 1561. Anticamente la possedettero i rigattieri
e materassai, quando cioè, portava il titolo di s. Bia-
 
Annotationen