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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0397
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s. Maria in Dominici 373
il musaico fatto eseguire da Pasquale I. , in cui è la
Vergine santa in piedi, col Bambino in braccio: ella sta
in atto di benedire, avendo alcuni angioli che adorano
a sinisira ed a destra, e da questo lato v’è ritratto Pa-
squale I. inginocchiato, il quale inchinasi a baciare il
piede a Maria: questo lavoro somiglia ad un incirca a
quello che si osserva in santa Cicilia, ed è dell’ epoca
stessa, cioè del IX. secolo; esso fu ristorato d’ordine di
Clemente XI. ed all’intorno vi si leggono questi versi:

XSTA DOMVS PR1DEM FVERAT CONFRACTA RVINIS
NVNC RVTILAT JVGITER VAR1IS DECORATA METALLIS
ET DEVS ECCE SVVS SPLENDET CEV PIIOEBVS IN ORBE
QVI POST FVRVA FVGANS TETRAE VELAMINA N0CT1S
VIRGO MARIA TIRI PASCIIALIS PRAESVL HONESTVS
CONDIDIT HANC AVLAM LAETVS PER SAECLA MANENDAM.
Gli affreschi sotto la Tribuna sono di Lazzaro Baldi.
Nella chiesa di cui abbiamo parlato, s. Lorenzo, per
comando di s. Sisto papa, distribuiva ai poveri i tesori
di santa Chiesa, e per ciò essa anticamente fu arcidiaco-
nìa, come si disse da principio, ed ora è titolo di car-
dinale diacono· Fu per l’addietro anche collegiata: ma
Clemente X1L nel 1 734. la diede a’monaci Melchiti, di
s. Basilio, che tuttavia la possiedono. Nel ponteficato di
Pio VII., il card. Raffaelle Riario Sforza, titolare, assie-
me ai suddetti monaci fecero in questo tempio tutti que’
ristoramenti di cui abbisognava.
S. MARIA EGIZZIACA. Chiesa del rione XII., Ri-
pa. Era questo un tempio antico con colonne scanalate,
d’umile struttura, perchè eretto in tempi precedenti alle
romane magnificenze. Fu prima dedicato alla Fortuna
virile, secondo molti pretendono, e secondo altri a Gio-
ve, ed al Sole, ricavandosi ciò da un’antica iscrizione,
fatta rinnovare dal card. Giulio Santoria, la quale così
 
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