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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0556
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530 Chiesi
meglio non si potrebbe esprimere quell’eccesso di so-
prumano affetto che riempiendo il cuor della santa, ba-
stò a trarla dai sensi: bella ed espressiva è la testa di
lei, naturale Patteggiamento, il marmo lavorato con amo-
re sommo : questo gruppo a tutta ragione è tenuto da-
gl’intendenti come il capo-lavoro in scultura uscito di
mano al cav. Bernini. A destra ed a sinistra veggonsi
nelle pareti due bassorilievi con sei ritratti in busti
di marmo di altrettanti cardinali della illustrissima fa-
miglia Cornar© di Venezia, fra’quali è quello del card.
Federico Cornavo, che fece a sue spese costruir l’alta-
re, scolpilo dal nominato Bernini. Nella volta dell’arco
è dipinto a fresco Γ effigie dello Spirito Santo in una
gloria d’angioli, lavoro dell’Abbatini: nei lati sono bas-
sorilievi di stucco messi ad oro, esprimenti parecchie
storie della vita di s. Teresa. Nell’iniianzi alla mensa
dell’altare si scorge un quadro in metallo dorato scolpi-
to d'alto rilievo, rappresentante Γultima cena, esegui-
ta con molta bravura da Mr. Alpini s questo valente
artefice ricopiò nel suo bassorilievo quello che già stava
collocato sopra 1’altar del sacramento nella Basilica La-
teranense, condotto in argento da Orazio Censore, ce-
lebre orefice romano , rapito dagli stranieri per far-
ne moneta, nelle triste vicende del finire dello scorso
secolo. La prima cappella della nave a sinistra che vien
dopo il descritto altare è intitolata alla Ssiiia Trinità.
Essa è ricca soprattutto in pietre preziose , collocate
sull’altare con arte mirabile ; ha due colonne corintie
di giallo antico con frontone di marmo bianco: il qua-
dro rappresentante la Ssma Trinità è opera lodatissi-
ma del Guercino, e vi si ammira specialmente la for-
za delle tinte. Dalla parte destra si osserva la memo-
ria sepolcrale del card, Berlinghiero Gizzi bolognese
morto nel 1639 postagli dagli eredi: ivi è il ritratto
 
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