534 Chiese
mento è formato di politissime pietre ; le pitture della
volta, e le altre dal cornicione in su sono lavori me-
diocri di Michelangiolo Cerruti ; la cupola però e gli
angoli di essa vennero coloriti da Stefano Parocel, con
maniera franca e di effetto ma poco accurata. Sopra la
porta è un nobilissimo coro per l’organo tutto fornito
di bizzarri intagli dorali: l’organo ch'ivi fu posto è uno
de’migliori di Roma, e venne eseguito da un tal Cor-
rado tedesco di nazione, riputatissimo in tal genere di
lavori. Il quadro della prima cappella a diritta entran-
do in chiesa, è lavoro di Giuseppe Ghezzi: quello della
seconda, fu eseguilo da Leone Ghezzi suo figlio; il di-
pinto ch’ivi si vede rappresentante Maria vergine è di
buona ed antica scuola , pei’ cui comunemente viene
attribuito al B. Angelico da Fiesole. Seguita poi la cap-
pella della crocera intitolata a s. Camillo, il cui corpo
riposa sotto l’altare; il disegno della cappella è di Fran-
cesco Nicoletti siciliano; il quadro di mezzo col santo
è un’ opera non cattiva di Placido Costanzi , in cui si
veggono degli angiolini sì graziosi, che mostrano aver
egli aspirato ad imitar Domenichino : la volta fu colo-
rita a fresco dal cav. Sebastiano Conca; due suoi allie-
vi dipinsero i laterali , cioè quello in cui si rappre-
senta s, Camillo con s. Filippo Neri è dell’abbate Ga-
spare Serenari siciliano e l’altro incontro di Giovanni
Pannozza. Nella cappellata contigua alla prossima por-
ta di fianco, dopo l’altare descritto, si venera un mira-
coloso Crocefisso , ed ivi presso è anche una prodi-
giosa figura in legno della Maddalena.
L’altar principale ha nella volta un affresco rap-
presentante Cristo che predica alle turbe , eseguito da
Aureliano Milani bolognese, scolare del Gennari Cesa-
re, e del Pisanelli, e buon seguace de’Caracci, quan-
tunque più debole assai nel colorito. Il quadro dell’al-
mento è formato di politissime pietre ; le pitture della
volta, e le altre dal cornicione in su sono lavori me-
diocri di Michelangiolo Cerruti ; la cupola però e gli
angoli di essa vennero coloriti da Stefano Parocel, con
maniera franca e di effetto ma poco accurata. Sopra la
porta è un nobilissimo coro per l’organo tutto fornito
di bizzarri intagli dorali: l’organo ch'ivi fu posto è uno
de’migliori di Roma, e venne eseguito da un tal Cor-
rado tedesco di nazione, riputatissimo in tal genere di
lavori. Il quadro della prima cappella a diritta entran-
do in chiesa, è lavoro di Giuseppe Ghezzi: quello della
seconda, fu eseguilo da Leone Ghezzi suo figlio; il di-
pinto ch’ivi si vede rappresentante Maria vergine è di
buona ed antica scuola , pei’ cui comunemente viene
attribuito al B. Angelico da Fiesole. Seguita poi la cap-
pella della crocera intitolata a s. Camillo, il cui corpo
riposa sotto l’altare; il disegno della cappella è di Fran-
cesco Nicoletti siciliano; il quadro di mezzo col santo
è un’ opera non cattiva di Placido Costanzi , in cui si
veggono degli angiolini sì graziosi, che mostrano aver
egli aspirato ad imitar Domenichino : la volta fu colo-
rita a fresco dal cav. Sebastiano Conca; due suoi allie-
vi dipinsero i laterali , cioè quello in cui si rappre-
senta s, Camillo con s. Filippo Neri è dell’abbate Ga-
spare Serenari siciliano e l’altro incontro di Giovanni
Pannozza. Nella cappellata contigua alla prossima por-
ta di fianco, dopo l’altare descritto, si venera un mira-
coloso Crocefisso , ed ivi presso è anche una prodi-
giosa figura in legno della Maddalena.
L’altar principale ha nella volta un affresco rap-
presentante Cristo che predica alle turbe , eseguito da
Aureliano Milani bolognese, scolare del Gennari Cesa-
re, e del Pisanelli, e buon seguace de’Caracci, quan-
tunque più debole assai nel colorito. Il quadro dell’al-