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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0563
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s. Marta 537
jola SVeVa fondato un mohistero per le donne di inala
vita, venute a penitenza* Elleno vi rimasero fino al 1561
ne] quale anno passarono altrove, e questo luogo fu da-
to alle religiose agostiniane.
<3 O
La chiesa venne interamente ristorata nel 1673
con architetture di Carlo Fontana, a spese di suor Ma-
ria Eleonora Buoncofflpagni, e d’altre nobili suore; quin-
di nel 1696 si fece la solenne consagrazione , sotto il
pontificato d’Innocenzo XII., Pignattelli , conforme si
ricava da una iscrizione posta dietro l’altare principa-
le. All’esterno ha Una facciata adorna di pilastri che so-
stengono un cornicione troppo pesante: sull’alto Vcde-
si nel timpano del frontispizio , un’ effigie del Padre
Eterno, e dai lati santa Marta , e s. Agostino , opere
mediocri a fresco d’autore sconosciuto. Apresi l’interno
della chiesa in una sola navata in pilastri doppi corinti!
con capitelli dorati: da ciascun canto si trovano tre cap-
pelle corte, sulle quali sono opere di stucco e dorature:
sul cornicione veggonsi dei medaglioni retti da angioli,
nei quali rappresentami effigie di santi e sante, lavori
in istucco eseguiti insieme a tutti gli altri di simil ma-
teria da Leonardo Lombardo. I tre tondi nella volta
colle storie della santa furono condotti con bel garbo da
Gio. Battista Gaulli, detto Bacicelo: le diverse Virtù co-
lorite a fresco dai lati ai tondi suddetti sono di Paolo
Albertoni.
Il quadro della trasfigurazione di Cristo nel pri-
mo altare a destra è opera di Alessandro Grimaldi ,
scolare di Gio.- Francesco suo padre; il s. Ignazio Lo-
jola e Cristo colla croce in ispalla sopra il secondo fu
condotto dal nominato Paolo Albertoni; il s. Gio. Bat-
tista predicante alle turbe nel terzo venne colorito dal
Cozza. Il cappellone maggiore è ornato con colonne e
pilastri incrostati di alabastro orientale,’ e di altri mar·*
 
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