s. Niccoli da Talentino 563
Annunziata del Punghelli , ed ora vi è un s, Niccolò
di Bari di Filippo Laurenzi: i quadri laterali colla na-
tività di Maria in uno, e nell’altro la coronazione di
lei in cielo, sono di Gio. Ventura Borghesi, che in que-
st’opera diede di sè così buon saggio da meritare che
lo scegliessero per compiere il quadro nella chiesa della
Sapienza, cominciata da Pietro da Cortona suo maestro.
La cappella che segue ha il dipinto di Lazzaro Baldi;
la terza ne contiene uno del Baldini, di cui son pure
quelle dai lati. Entro la cappella della crocera si os-
serva il s. Giovanni Battista, lavoro più che mediocre
di Baciccio, e gli stucchi per di sopra sono d’ Ercole
Ferrata.
L’altar maggiore fu architettato da Alessandro Al-
gardi, e riuscì un vero capo lavoro di abusi e di stra-
nezze secentistiche: pure con suo disegno vennero ese-
guite le statue che l’adornano, scolpile da’suoi allievi ,
cioè, il s. Niccola ed il Padre Eterno dal Ferrata sud-
detto, la Madonna dal Guidi, gli angioli nel frontispi-
zio, e gli altri sopra l’organo, da Francesco Baratta. La
cupola fu dipinta unitamente da Giovanni Coli , e da
Filippo Gherardi , tuttidue di Lucca, e buoni scolari in
principio del Berrettini, ma che poi si diedero a seguir
la maniera veneta e la lombarda: gli angioli però della
medesima furon coloriti da Pietro Paolo Baldi che di-
pinse pure la cupoletta della cappellina a sinistra del-
Paltar maggiore, dove si veggono le altre pitture del
Romanelli , colle storie della Madonna.
Il quadro sull’altare della crocera, rappresentante
s. Agnese posta sul rogo da un manigoldo , è copia
d’un bel dipinto di Guercino, esistente nella ricca gal-
leria de’ principi Doria-Pamfìlj, gli stucchi per di so-
pra sono del più volte nominato Ferrata. La cappel-
la de’signori Gavotti, architettata da Pietro da Corto-
P. I. 37
Annunziata del Punghelli , ed ora vi è un s, Niccolò
di Bari di Filippo Laurenzi: i quadri laterali colla na-
tività di Maria in uno, e nell’altro la coronazione di
lei in cielo, sono di Gio. Ventura Borghesi, che in que-
st’opera diede di sè così buon saggio da meritare che
lo scegliessero per compiere il quadro nella chiesa della
Sapienza, cominciata da Pietro da Cortona suo maestro.
La cappella che segue ha il dipinto di Lazzaro Baldi;
la terza ne contiene uno del Baldini, di cui son pure
quelle dai lati. Entro la cappella della crocera si os-
serva il s. Giovanni Battista, lavoro più che mediocre
di Baciccio, e gli stucchi per di sopra sono d’ Ercole
Ferrata.
L’altar maggiore fu architettato da Alessandro Al-
gardi, e riuscì un vero capo lavoro di abusi e di stra-
nezze secentistiche: pure con suo disegno vennero ese-
guite le statue che l’adornano, scolpile da’suoi allievi ,
cioè, il s. Niccola ed il Padre Eterno dal Ferrata sud-
detto, la Madonna dal Guidi, gli angioli nel frontispi-
zio, e gli altri sopra l’organo, da Francesco Baratta. La
cupola fu dipinta unitamente da Giovanni Coli , e da
Filippo Gherardi , tuttidue di Lucca, e buoni scolari in
principio del Berrettini, ma che poi si diedero a seguir
la maniera veneta e la lombarda: gli angioli però della
medesima furon coloriti da Pietro Paolo Baldi che di-
pinse pure la cupoletta della cappellina a sinistra del-
Paltar maggiore, dove si veggono le altre pitture del
Romanelli , colle storie della Madonna.
Il quadro sull’altare della crocera, rappresentante
s. Agnese posta sul rogo da un manigoldo , è copia
d’un bel dipinto di Guercino, esistente nella ricca gal-
leria de’ principi Doria-Pamfìlj, gli stucchi per di so-
pra sono del più volte nominato Ferrata. La cappel-
la de’signori Gavotti, architettata da Pietro da Corto-
P. I. 37