s. Pietro Montorio 587
lo sembra, nell’ottavo secolo sotto il pontificato di san
Gregorio III. , come ne fa prova il Bibliotecario con
queste parolei Fecit etiam Gregorius tertius de novo
ecclesiam sanctorum Marcellini et Petriy prope Late·
ranum. Vedi Anast. Bibliot. nella vita di Gregorio III.
Dopo quel pontefice , narra l’Ugonio a pag. 148, che
nel 1256 papa Alessandro IV. la consacrò di nuovo ,
e poscia venne ristorata da Paolo IV. In seguito fu
acconciata dal card. Mariano Pierbenedetti, quindi dai
cardinali Boncompagni e Francesco Pignattelli , titolari
di essa. Clemente XI. nel 1707 la concedette a’monaci
maroniti dell’ordine di s. Antonio della Congregazione
Libanese, fabbricandovi una comoda abitazione. Sicco-
me per altro da lì a poco tolse a minacciar ruina, co-
sì Benedetto XIV·, il quale da cardinale n’ebbe il ti-
tolo, fecela riedificar da’fondamenti co’disegni del mar-
chese Girolamo Teodoli. Poscia trasferì i monaci sud-
detti nelle vicinanze di s. Pletico in vincoli , donando
la chiesa ed il convento alle monache teresiane dette
le Ginnasie, perchè instituite dal card. Domenico Gin-
nasi nel suo proprio palazzo, presso la chiesa di s. In-
da alle botteghe oscure.
La nuova chiesa fu consacrata il 27 Aprile del 1754
dal card, titolare Vincenzo Maria Malvezzi. Il quadro
che si vede sull’altar maggiore è una mediocre pittura
di Gaetano Lapis da Cagli; quello di santa Teresa a cor-
na evangelii è una copia fatta sull’originale di Dome-
nichino; il s. Gregorio a rimpetto fu eseguito da Filip-
po Evangelisti.
All’occasione che le monache si recarono ad abi-
tare il monistero , fu questo accresciuto e fornito assai
bene di tutti i comodi necessarii.
S. PIETRO MONTORIO. Chiesa del rione Vili,
Trastevere, con annesso convento de’PP. minori osser-
lo sembra, nell’ottavo secolo sotto il pontificato di san
Gregorio III. , come ne fa prova il Bibliotecario con
queste parolei Fecit etiam Gregorius tertius de novo
ecclesiam sanctorum Marcellini et Petriy prope Late·
ranum. Vedi Anast. Bibliot. nella vita di Gregorio III.
Dopo quel pontefice , narra l’Ugonio a pag. 148, che
nel 1256 papa Alessandro IV. la consacrò di nuovo ,
e poscia venne ristorata da Paolo IV. In seguito fu
acconciata dal card. Mariano Pierbenedetti, quindi dai
cardinali Boncompagni e Francesco Pignattelli , titolari
di essa. Clemente XI. nel 1707 la concedette a’monaci
maroniti dell’ordine di s. Antonio della Congregazione
Libanese, fabbricandovi una comoda abitazione. Sicco-
me per altro da lì a poco tolse a minacciar ruina, co-
sì Benedetto XIV·, il quale da cardinale n’ebbe il ti-
tolo, fecela riedificar da’fondamenti co’disegni del mar-
chese Girolamo Teodoli. Poscia trasferì i monaci sud-
detti nelle vicinanze di s. Pletico in vincoli , donando
la chiesa ed il convento alle monache teresiane dette
le Ginnasie, perchè instituite dal card. Domenico Gin-
nasi nel suo proprio palazzo, presso la chiesa di s. In-
da alle botteghe oscure.
La nuova chiesa fu consacrata il 27 Aprile del 1754
dal card, titolare Vincenzo Maria Malvezzi. Il quadro
che si vede sull’altar maggiore è una mediocre pittura
di Gaetano Lapis da Cagli; quello di santa Teresa a cor-
na evangelii è una copia fatta sull’originale di Dome-
nichino; il s. Gregorio a rimpetto fu eseguito da Filip-
po Evangelisti.
All’occasione che le monache si recarono ad abi-
tare il monistero , fu questo accresciuto e fornito assai
bene di tutti i comodi necessarii.
S. PIETRO MONTORIO. Chiesa del rione Vili,
Trastevere, con annesso convento de’PP. minori osser-