612 Chiese
stucco rappresentanti le Virtù, e sono: la Misericordia,
di Domenico Rossi, e la Vittoria, di Francesco Rossi; l’in-
trepidezza, di Domenico Fanelli, e la Contemplazione ,
di Cosimo Fancelli; la Mansuetudine, di Gio. Battista Mar-
celli, e la Pace, di Lazzaro Morelli; la Carila, di Lorenzo
Ottone, e la Religione, del medesimo; la Liberalità e
la Vigilanza; la Semplicità e la Benignità; la Sapienza e
l’Amor divino; la Divinità e la Eternità; la Fede e la
Giustizia; la Prudenza e la Speranza; la Giurisprudenza
e la Fortezza, tutte del suddetto Lorenzo Ottoni; la Tem-
peranza, d'Ambrogio Buonvicini, e la Pazienza, d’Andrea
Bolgio; la Castità e la Fedeltà religiosa, di Niccolò Men-
ghini; la Chiesa, di Domenico Genuini, e la Divina giu-
stizia, di Domenico Prestinoro. Addosso a’due primi pi-
loni sono due conche di giallo di Siena per l’acqua be-
lletta, sostenute da due putti alati; quelle furono lavorate
dal Lironi, questi da Francesco Moderati. Nell’ultimo
pilone a destra è collocata la statua in bronzo di s. Pie-
tro, tenuta in gran venerazione, e che la tradizion po-
polare vuole che fosse gettata ai tempi di s. Leone Ma-
gno, servendosi del bronzo di quella di Giove Capitolina:
Paolo V., la colloco ove ora si vede. 11 pavimento della
nave grande, per ciò che risguarda la giunta di Paolo V.,
cioè dalla porta fino alla cappella Gregoriana, è di marmi
diversi e fu fatto colla direzione del Bernini, del pari
che quello delle navi laterali: quello però della crocera
venne costruito conforme il pensiero di Giacomo della
Porta, ma è in tutto simile all’altro
Passiamo ora a dire delle navi minori, poi della
nave di crocera e della tribuna. La nave minore a diritta
è a volta con ornamenti di stucco dorato , e contiene
altari e cappelle , e lungo di essa apronsi tre cu-
pole. Il pavimento, le colonne e i pilastri sono di marmi
diversi; gli ornati sono di marmo pario e consistono in
medaglioni rappresentanti i pontefici santi , sostenuti
stucco rappresentanti le Virtù, e sono: la Misericordia,
di Domenico Rossi, e la Vittoria, di Francesco Rossi; l’in-
trepidezza, di Domenico Fanelli, e la Contemplazione ,
di Cosimo Fancelli; la Mansuetudine, di Gio. Battista Mar-
celli, e la Pace, di Lazzaro Morelli; la Carila, di Lorenzo
Ottone, e la Religione, del medesimo; la Liberalità e
la Vigilanza; la Semplicità e la Benignità; la Sapienza e
l’Amor divino; la Divinità e la Eternità; la Fede e la
Giustizia; la Prudenza e la Speranza; la Giurisprudenza
e la Fortezza, tutte del suddetto Lorenzo Ottoni; la Tem-
peranza, d'Ambrogio Buonvicini, e la Pazienza, d’Andrea
Bolgio; la Castità e la Fedeltà religiosa, di Niccolò Men-
ghini; la Chiesa, di Domenico Genuini, e la Divina giu-
stizia, di Domenico Prestinoro. Addosso a’due primi pi-
loni sono due conche di giallo di Siena per l’acqua be-
lletta, sostenute da due putti alati; quelle furono lavorate
dal Lironi, questi da Francesco Moderati. Nell’ultimo
pilone a destra è collocata la statua in bronzo di s. Pie-
tro, tenuta in gran venerazione, e che la tradizion po-
polare vuole che fosse gettata ai tempi di s. Leone Ma-
gno, servendosi del bronzo di quella di Giove Capitolina:
Paolo V., la colloco ove ora si vede. 11 pavimento della
nave grande, per ciò che risguarda la giunta di Paolo V.,
cioè dalla porta fino alla cappella Gregoriana, è di marmi
diversi e fu fatto colla direzione del Bernini, del pari
che quello delle navi laterali: quello però della crocera
venne costruito conforme il pensiero di Giacomo della
Porta, ma è in tutto simile all’altro
Passiamo ora a dire delle navi minori, poi della
nave di crocera e della tribuna. La nave minore a diritta
è a volta con ornamenti di stucco dorato , e contiene
altari e cappelle , e lungo di essa apronsi tre cu-
pole. Il pavimento, le colonne e i pilastri sono di marmi
diversi; gli ornati sono di marmo pario e consistono in
medaglioni rappresentanti i pontefici santi , sostenuti