<562 Chiese
del Ciborio di Sisto IV. Incontro alla cappella della
Confessione si trova l’urna di Giunie Basso prefetto di
Roma, stato console cinque volte e morto nel 359 il 25
agosto: essa è tutta istoriata in bassorilievi, figurano alcuni
fatti del vecchio e del nuovo testamento , non posti
per ordine cronologico, ed anche con alcuna inesattez-
za; dai lati dell’urna sono de’putti con grappoli d’ uva
e spighe di grano; l’ornamento che gli serve di coper-
chio era sulla cima del Ciborio del F'olto santo. Que-
st’urna fu rinvenuta nel pontificato di Clemente Vili.,
in tempo che si faceva la sostruzione per le grotte nuo-
ve t Γ anno 1 595 ; essa è lunga palmi 10 ed oncie 8,
larga palmi 5 e mezzo, alta 5 ed oncie 4. Nel primo
riparto si rappresenta il sacrifizio d’Àbramo, e s. Pie-
tro che nell’atrio del pretorio è riconosciuto per gall-
ico; il Redentore sedente co’santi Pietro e Paolo; il me-
desimo innanzi a Pilato ; questi in atto di lavarsi le
mani dopo la ingiusta sentenza. Il secondo scomparto
contiene, il paziente Giobbe ; Adamo ed Èva scacciati
dal paradiso terrestre ; l’ingresso trionfale di Cristo in
Gerosolima; Daniele nel lago de’leoni, e s. Pietro trat-
to in carcere d’ ordine di Erode. Le nominate storie
sono presso a poco simili a quelle espresse nell’ altra
urna che serve di mensa all’ altare della cappella di
s. Lucia eretta nella gran cappella Sistina in s. Maria
Maggiore, e che servì all’uso stesso nell’aitar papale di
s. Paolo sulla via Ostiense, da dove la tolse Sisto V.
Pedi Γ articolo, di s. Maria Maggiore, e Γaltro di san
Paolo. L’ urna di Giunio Basso fu illustrata dal bene-
fiziato della Basilica Vaticana, Filippo Lorenzo Dioni-
si, nella sua descrizione delle Grotte Valleane.
All’entrare la cappella della Confessione, così det-
ta, sono due angioli che ornavano il sepolcro del card.
Eroli. Essa è lunga palmi 42, larga 9, alta 15 un
del Ciborio di Sisto IV. Incontro alla cappella della
Confessione si trova l’urna di Giunie Basso prefetto di
Roma, stato console cinque volte e morto nel 359 il 25
agosto: essa è tutta istoriata in bassorilievi, figurano alcuni
fatti del vecchio e del nuovo testamento , non posti
per ordine cronologico, ed anche con alcuna inesattez-
za; dai lati dell’urna sono de’putti con grappoli d’ uva
e spighe di grano; l’ornamento che gli serve di coper-
chio era sulla cima del Ciborio del F'olto santo. Que-
st’urna fu rinvenuta nel pontificato di Clemente Vili.,
in tempo che si faceva la sostruzione per le grotte nuo-
ve t Γ anno 1 595 ; essa è lunga palmi 10 ed oncie 8,
larga palmi 5 e mezzo, alta 5 ed oncie 4. Nel primo
riparto si rappresenta il sacrifizio d’Àbramo, e s. Pie-
tro che nell’atrio del pretorio è riconosciuto per gall-
ico; il Redentore sedente co’santi Pietro e Paolo; il me-
desimo innanzi a Pilato ; questi in atto di lavarsi le
mani dopo la ingiusta sentenza. Il secondo scomparto
contiene, il paziente Giobbe ; Adamo ed Èva scacciati
dal paradiso terrestre ; l’ingresso trionfale di Cristo in
Gerosolima; Daniele nel lago de’leoni, e s. Pietro trat-
to in carcere d’ ordine di Erode. Le nominate storie
sono presso a poco simili a quelle espresse nell’ altra
urna che serve di mensa all’ altare della cappella di
s. Lucia eretta nella gran cappella Sistina in s. Maria
Maggiore, e che servì all’uso stesso nell’aitar papale di
s. Paolo sulla via Ostiense, da dove la tolse Sisto V.
Pedi Γ articolo, di s. Maria Maggiore, e Γaltro di san
Paolo. L’ urna di Giunio Basso fu illustrata dal bene-
fiziato della Basilica Vaticana, Filippo Lorenzo Dioni-
si, nella sua descrizione delle Grotte Valleane.
All’entrare la cappella della Confessione, così det-
ta, sono due angioli che ornavano il sepolcro del card.
Eroli. Essa è lunga palmi 42, larga 9, alta 15 un