s. Sebastiano fcobì le mura 707
L’ultima cappella da man destra è quella della casa
Albani, dedicata ai santi Francesco e Fabiano papa e
martire. Essa fu eretta dalla san. mena. di Clemente XI.,
e non soltanto è pregevole pe’preziosi marmi di cui è
fregiata, ma anche per la buona sua architettura inco-
minciata da Filippo Barìgioni ed Alessandro Specchi ,
e compiuta dal cav. Carlo Fontana. La statua di s. Fa-
biano (sotto di cui in una piccola nicchia se ne custo-
disce il capo) è scultuta di Francesco Papaleo siciliano:
il quadro laterale a diritta è di Giuseppe Passeri , l’al-
tro a sinistra del cav. Pier Leone Ghezzi: nel sepolcro
che rimane sotto il pavimento, riposano le ceneri di
D. Orazio Albani fratello di Clemente XI., e di D.
Carlo, nipote al medesimo pontefice. La cappella mag-
giore venne incominciata co’disegni dei ricordato Fla-
minio Ponzio, e compiuta poi dal detto Giovanni Vasan-
zio fiammingo. Il quadro che si vede sul suo altare
(avente ai lati l’ornamento di quattro belle colonne di
verde antico ) è un opera d’Innocenzo Tacconi , bolo-
gnese, scolare di Annibaie Caracci. Di prospetto alla
descritta cappella della famiglia Albani è un oratorio,
ed entrando in esso trovasi sulla sinistra un altare con
il quadro rappresentante la Madonna col Bambino, e di-
versi pellegrini in atto di adorarla, opera di Alessandro
Albini bolognese, eseguita col disegno di Francesco Al-
bani. Scendendo all’oratorio per una scala di marmo
nel principio di essa si vede dipinta a fresco la nostra
Donna con Cristo morto a’suoi piedi, lavoro uscito da un
pennello non conosciuto. Entro l’oratorio si osservano
alcune antiche pitture di scuola greca, ma così malcon-
cio dall’umidità che appena si distinguono. In questo
luogo i primi pontefici celebrarono le sacre ceremonie ,
durante il tempo delle persecuzioni , sopra i sepolcri dei
martiri. Vedesi in fatto il seggio papale di marmo che
P. I. 46
L’ultima cappella da man destra è quella della casa
Albani, dedicata ai santi Francesco e Fabiano papa e
martire. Essa fu eretta dalla san. mena. di Clemente XI.,
e non soltanto è pregevole pe’preziosi marmi di cui è
fregiata, ma anche per la buona sua architettura inco-
minciata da Filippo Barìgioni ed Alessandro Specchi ,
e compiuta dal cav. Carlo Fontana. La statua di s. Fa-
biano (sotto di cui in una piccola nicchia se ne custo-
disce il capo) è scultuta di Francesco Papaleo siciliano:
il quadro laterale a diritta è di Giuseppe Passeri , l’al-
tro a sinistra del cav. Pier Leone Ghezzi: nel sepolcro
che rimane sotto il pavimento, riposano le ceneri di
D. Orazio Albani fratello di Clemente XI., e di D.
Carlo, nipote al medesimo pontefice. La cappella mag-
giore venne incominciata co’disegni dei ricordato Fla-
minio Ponzio, e compiuta poi dal detto Giovanni Vasan-
zio fiammingo. Il quadro che si vede sul suo altare
(avente ai lati l’ornamento di quattro belle colonne di
verde antico ) è un opera d’Innocenzo Tacconi , bolo-
gnese, scolare di Annibaie Caracci. Di prospetto alla
descritta cappella della famiglia Albani è un oratorio,
ed entrando in esso trovasi sulla sinistra un altare con
il quadro rappresentante la Madonna col Bambino, e di-
versi pellegrini in atto di adorarla, opera di Alessandro
Albini bolognese, eseguita col disegno di Francesco Al-
bani. Scendendo all’oratorio per una scala di marmo
nel principio di essa si vede dipinta a fresco la nostra
Donna con Cristo morto a’suoi piedi, lavoro uscito da un
pennello non conosciuto. Entro l’oratorio si osservano
alcune antiche pitture di scuola greca, ma così malcon-
cio dall’umidità che appena si distinguono. In questo
luogo i primi pontefici celebrarono le sacre ceremonie ,
durante il tempo delle persecuzioni , sopra i sepolcri dei
martiri. Vedesi in fatto il seggio papale di marmo che
P. I. 46