242 Luoghi d’istruzìone pubblica.
J1 museo sacro è una stimabilissima raccolta , formata
in gran parte, conforme ricavasi dalla riportata iscri-
zione , dal celebrato museo Vittori , nella quale sono
riuniti entro politi armadii molti oggetti spettanti agli
usi sacri de’cristiani della primitiva Chiesa, uniti a va-
rii altri trovati nelle catacombe. Vi si osservano per
ciò alcuni vasi sacri, alcuni anelli, dittici e trittici d’a¬
vorio; delle lucerne, delle pissidi, de’calici, e de’ vetri
sacri. La collezione venne a maraviglia accresciuta mer-
cè de’doni fatti dal regnante pontefice Gregorio XVI.,
consistenti in ispecie in isquisiti lavori di niello, oltre
Feccellente bassorilievo in avorio lavorato su’disegni di
Michelangiolo , appartenuto già al museo Baglioni di
Perugia, nel quale è espressa con sottil magistero d’ar-
te la deposizione della croce. Pregevolissime sono ezian-
dio talune pitture antiche in tavola ed a tempera, ese-
guite da’maestri greci, vissuti in tempi anteriori al ri-
sorgimento delle arti belle. In mezzo a sì fatti dipinti
voglionsi ammirare alcuni dittici e trittici , la deposi-
zione di ,s. Efraim siro, ed un affresco levato dal muro
in cui si pretende sia ritratta l’effigie di Carlo Magno
imperatore. Sugli armadii veggonsi collocati de’ piccoli
busti in bronzo, che rappresentano i ritratti degli an-
tichi bibliotecarii: nelle pareti scorgonsi incassati parec-
chi bassorilievi che stavano ai sarcofaghi cristiani scol-
pitivi dei soggetti cavati dalla sacra storia. Nella volta
di questa sala Stefano Pozzi colorì a fresco la Religione
e la Chiesa co’loro attributi.
La quinta stanza contiene il gabinetto de’ papiriL
Questo luogo venne magnificamente ornato d’ordine di Pio
VI. , e vi si adoperarono in copia per abbellirlo di
marmi ricchi e preziosi, come sono il porfido ed il gra-
nito, che per decoro maggiore furono fregiati con fi-
ni ornati di bronzo. La volta fu colorita con garbo e
J1 museo sacro è una stimabilissima raccolta , formata
in gran parte, conforme ricavasi dalla riportata iscri-
zione , dal celebrato museo Vittori , nella quale sono
riuniti entro politi armadii molti oggetti spettanti agli
usi sacri de’cristiani della primitiva Chiesa, uniti a va-
rii altri trovati nelle catacombe. Vi si osservano per
ciò alcuni vasi sacri, alcuni anelli, dittici e trittici d’a¬
vorio; delle lucerne, delle pissidi, de’calici, e de’ vetri
sacri. La collezione venne a maraviglia accresciuta mer-
cè de’doni fatti dal regnante pontefice Gregorio XVI.,
consistenti in ispecie in isquisiti lavori di niello, oltre
Feccellente bassorilievo in avorio lavorato su’disegni di
Michelangiolo , appartenuto già al museo Baglioni di
Perugia, nel quale è espressa con sottil magistero d’ar-
te la deposizione della croce. Pregevolissime sono ezian-
dio talune pitture antiche in tavola ed a tempera, ese-
guite da’maestri greci, vissuti in tempi anteriori al ri-
sorgimento delle arti belle. In mezzo a sì fatti dipinti
voglionsi ammirare alcuni dittici e trittici , la deposi-
zione di ,s. Efraim siro, ed un affresco levato dal muro
in cui si pretende sia ritratta l’effigie di Carlo Magno
imperatore. Sugli armadii veggonsi collocati de’ piccoli
busti in bronzo, che rappresentano i ritratti degli an-
tichi bibliotecarii: nelle pareti scorgonsi incassati parec-
chi bassorilievi che stavano ai sarcofaghi cristiani scol-
pitivi dei soggetti cavati dalla sacra storia. Nella volta
di questa sala Stefano Pozzi colorì a fresco la Religione
e la Chiesa co’loro attributi.
La quinta stanza contiene il gabinetto de’ papiriL
Questo luogo venne magnificamente ornato d’ordine di Pio
VI. , e vi si adoperarono in copia per abbellirlo di
marmi ricchi e preziosi, come sono il porfido ed il gra-
nito, che per decoro maggiore furono fregiati con fi-
ni ornati di bronzo. La volta fu colorita con garbo e