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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0923
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Strade 867
Ee per aver corrodo di nettare i lampioni e di accen-
dervi dentro il lume. La durata della illuminazione
viene stabilita da un orario formato colla scorta delle
tavole lunari compilate dagli astronomi dell’ Univer-
sità Gregoriana. La presidenza delle strade ha cura di
questa parte interessantissima del comodo e della si-
curezza pubblica, avendo ai suoi ordini un ispellor ge-
nerale, sei sotto ispettori, e nove guardie di magaz-
zini'. l’illuminazione è ripartita in quartieri , e sonovi
in tutto 73 accenditori. Il numero de’lampioni che al
presente rischiarano Roma ascende a 1509. Prima del
1801 la nominazione delle strade di Roma non era
regolare, e spesso andò soggetta a mutamenti. Soltanto
il nome di parecchie strade leggevasi scritto in alcune
cartelle di marmo ; le altre venivan chiamate con no-
mi dati a piacere dal volgo, ma senza iscrizioni di sor-
ta. I numeri alle porte delle abitazioni non esistevano
affatto. Il pontefice Pio VII. , con sua speciale prov-
videnza ordinò la nomenclatura delle vie , e in tutte
fece apporre , in principio , al fine e negli angoli , le
iscrizioni a grandi lettere: al tempo stesso furono de-
signate con numeri progressivi tutte le porte di ciascu-
na via, tolte le chiese e gli edilizi pubblici.
Date queste brevi notizie intorno alle strade della
moderna Roma, passeremo a nominarle disponendole per
ordine alfabetico , coll’accennare i Rioni a cui appar-
tengono, e includendo in esse i vicoli ancora, annotali
fra parentesi per maggior chiarezza.
A. Strade.

Dell’Abate Luigi (vicolo), R. Vili. - D’acqua sparta
(vicolo), R. V. - dell’Agnello; R. I. - Agonale; R. VI:-
Alessandrina; R. I. - Alibert (vicolo), R. XIII. - di Ali-
 
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