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Nicolas, Felice
Illustrazioni di due vasi fittili ed altri monumenti recentemente trovati in Pesto ... — Rom, 1809

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https://doi.org/10.11588/diglit.3368#0012
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)o( Vili )o(
milmente Elena intorno al sepolcro del Re Proteo, in occcasione, che morto lui,
il nuovo Re Teoclimeno invaghito di Elena , usava anco violenze per possederla ;
ed ella per evitarle ridotta erasi a quella tomba . Or mentre quivi si sta, ecco
Teucro, ecco Menelao, che veggendo una donna similissima ad Elena, cagione
ai Greci di tanti mali, la investono . Forse il secondo è rappresentato in questo
Vaso . Egli è coperto di cappello all' uso de' viaggiatori ; nel resto è rappresentato
all'eroica. Ad Ajace può convenire il vestito eroico; ma egli mentre infuria fra
le stragi di Troja, non potrebbe avere distintivo di viandante. Questo a Mene-
lao, balzato dalla tempesta in Egitto, conviene a maraviglia. Né perciò a lui,
e ad Elena ascrivo io la storia di questo Vaso con irrefragabile certezza. Mia opi-
nione fu sempre, che gli artisti dell' antica Italia nelle urnette scolte , e nei Vasi
dipinti si giovasser molto delle Tragedie, che vedeano rappresentarsi ne' Teatri. Ve
n'erano allora moltissime, in Greco le più, e tante, che in lor paragone le per-
venute a'dì nostri son come una tavola di naufragio avanzata da un rotto navi-
glio. Ve n'erano delle Latine anch'esse moltissime, delle quali o nulla ci avan-
za, o gli sterili frammenti commentatici dal P. del Rio. Ve n'erano in lingua
Etrusca, come di quel Volunnio, che ci nomina Varrone; e se io non erro, de-
gli altri linguaggi d'Italia, che in niun lungo tenne teatro aperto solo per i dot-
ti, e chiuso per gl'idioti. In questa massa di azioni sceniche non dovea più vol-
te venire in acconcio a'Poeti, di salvare una Eroina timida con la inviolabile san-
tità de'sepolcri? E se ciò è, qual dritto ho io di limitare ad Elena ciò, che ad
altre potè convenire ? Adunque dicasi , che la proposta figura , per quanto ora
ricordami, si confà alla Elena di Euripide ; ma può convenire a non poche altre .
Vengo al secondo soggetto dipinto in un Vaso di Pesto, come il preceden-
te-, ma nel precedente non importava al Lettore di sapere, che nacque in Pesto;
nel presente pare da manifestarglielo prima, che egli si metta a leggerne le iscri-
zioni • Troppo converrebbe vagare, se si cercasse di questa città, se fu la mede-
sima con Posidonia, come presso Plinio, e Strabone dicono i Greci; o se fu luo-
go diverso, in cui Posidonia risorse, come han creduto alcuni moderni ; o se fu
paese abitato da Italiani nel tempo, che Posidonia era abitata da' Greci ; giacche
citasi una medaglia, ove si legge il nome di Posidonia in buon Greco ; e di Pe-
sto in quei caratteri, e in quel dialetto , che dee credersi Italico antico. Ciò è
seeno di confederazione con altre città collegate, quali erano Siri, e Buxento,
delle quali riportò Winckelmann una medaglia comune. Ma nel nazionale, e pro-
prio dialetto, ove i Greci sono sì uniformi a sé stessi, e sì corretti, Pesto può
rassomigliarsi a un fanciullo, che ancora non sa scrivere il nome proprio ; e co-
munque vanti ricchezze di metallo, e varietà di tipi, ed antichità molta ne'suoi
con) ; tuttavia scrive con essi per dir Paestani, or Phislulìs , or Pìstlls , or Phì-
stlus, or Pìstlus , or Pisllu, or Psìstelu, or Psìsteìru ; come può vedersi nel P.Pao-
li, che riferisce questa diversità nell'opera su le rovine dì Pesto alla Tav. 48. Ora
in un luogo , ove il nome dei cittadini scrivevasi tanto scorrettamente, si dee pre-
venire il Lettore, che non aspettisi di trovare iscrizioni di Greco sapore, come in
altri Vasi, che ne hanno delle bellissime .

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