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Napoli E I Luoghi Celebri: Delle Sue Vicinanze (Volume I.) — Napoli: Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile, 1845

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https://doi.org/10.11588/diglit.56961#0392

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362 CHIESE be’ tempi della monarchia
Dall’altro lato del vano medesimo stan sepolte le ceneri del men-
tovato poeta che l’amico carissimo Bernardino Rota avea onorato
dell’epigrafe seguente, tolta via senza alcun riguardo nelle ultime
ristaurazioni :
ANTONIO EPICVROMVSARVM ALVMNO
BERNARDINVS ROTA
PRIMIS IN ANNIS STVDIORVM SOCIO POSVIT
MORITVR OCTVAGENARIVS VNICO SEPVLTO FILIO
I NVNC ET DIV VIVERE MISERCVRA
M. D. LV.
Dopo l’altra cappella che segue scorgesi addossato al pilastro
l’altarino di nostra Donna delle Grazie, ornalo di sculture e di
commettiture dal Fanzaga : l’immagine di Maria, ricca di preziosi
voti, tiensi generalmente opera di Giotto , cui non sarà però attri-
buita da’ conoscitori delle opere del pittor fiorentino, essendoché
l’affresco se non di tempo è per merito dal fare di costui lonta-
nissimo.
La cappella che segue è riccamente ornata di marmi colorati ed
ha su Γ altare un frontespizio con due colonne ioniche di verde di
Calabria e due angeli seduti su la cimasa: essa contiene due monu-
menti eretti l’uno a Carlo Cito, l’altro a Baldassarre iìgliuol di lui,
che fu presidente del sacro regio consiglio5 i quali sono effigiati in
due medaglioni tenuti ciascuno da due putti e son lavoro pregiato
di Giuseppe Sammartino. Fa seguito a questa la cappella che ha su
l’altare il quadro della Regina degli angeli adorata da’santi cardi-
nali Bonaventura e Carlo Borromeo, dipinto dalla nostra pittrice,
allieva di Mariangela Criscuolo, suor Luisa Capomazza nel 1621,
come vi si legge. A’muri di questa cappella sono innalzati gli avelli
de’ famigerati Cabani cotanto favoriti nella corte del re. Dal lato
sinistro giace su la cassa mortuaria Raimondo Cabano che uscì di
razza moresca, e preso il nome del suo padrone, divenne sì astuto
maestro nell’intrigo, che dalla cucina della reggia giunse ad aver
posto dintorno al trono, perchè, avendo sposato la scellerata Fi-
lippa la catanese, videsi fatto cavaliere e maggiordomo di Rober-
to; e sotto Giovanna I colse gli onori di gran senescalco, ed ebbe a
 
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