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come sopraffatta dalla propria originale, splendida tradizione. E
bisogna andare nelle campagne per gustare, nelle sontuose ville,
un Barocco non inceppato, svolgentesi con mille grazie, tra le
colline verdi di vigneti, di ulivi e di cipressi. Questo è Barocco,
che davvero ci convince e ci commuove.
Ed in isviluppi convincenti e commoventi il ’500 si fonde col
FIRENZE. — Palazzo Pitti con sfondo del Palazzo Vecchio.
(Fotografia Anderson.)
’600 e col ’700, proprio da queste vedute dal secondo piano di
Palazzo Pitti, verso Boboli!
La simmetria sapiente del Giardino Boboli si svolge, vista
dal secondo piano, in linee prodigiose. A sinistra: le luci ar-
genteo-verdi dei lecci, la cupa uniformità dei cipressi, su cui si
leva — con linee severe ed aeree — la Fortezza del Belvedere dalle
mura giallognole; presso scendono le antiche mura merlate;
il parco degrada con la scalinata al centro e la bella rampa a
come sopraffatta dalla propria originale, splendida tradizione. E
bisogna andare nelle campagne per gustare, nelle sontuose ville,
un Barocco non inceppato, svolgentesi con mille grazie, tra le
colline verdi di vigneti, di ulivi e di cipressi. Questo è Barocco,
che davvero ci convince e ci commuove.
Ed in isviluppi convincenti e commoventi il ’500 si fonde col
FIRENZE. — Palazzo Pitti con sfondo del Palazzo Vecchio.
(Fotografia Anderson.)
’600 e col ’700, proprio da queste vedute dal secondo piano di
Palazzo Pitti, verso Boboli!
La simmetria sapiente del Giardino Boboli si svolge, vista
dal secondo piano, in linee prodigiose. A sinistra: le luci ar-
genteo-verdi dei lecci, la cupa uniformità dei cipressi, su cui si
leva — con linee severe ed aeree — la Fortezza del Belvedere dalle
mura giallognole; presso scendono le antiche mura merlate;
il parco degrada con la scalinata al centro e la bella rampa a