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V. Macchioro
il Sardanapalo — come mi comunica il comm. Gattini — cm. 31’5, per quanto
si puo arguire, essendo il mento coperto dalla barba34). In tutto cio c’ e tale un’
aria di famiglia, a cosi dire, ehe si deve senz’ altro negare a Prassitele la pater-
nita del Sardanapalo. Siamo innanzi a un’ arte piu antica: Prassitele non da forma
triangolare, ma piuttosto rotonda, allo spazio libero nel fronte maschile, non ha
la faccia piena e severa, non ha la bocca diritta, senza mollezza ne sorriso.
Tutto questo pero non basterä forse al lettore il quäle potra obiettare ehe
il panneggio del Sardanapalo e „prassitelico“ e ehe quindi la testa puo risalire a
un tipo anteriore per tempo al corpo, pur essendo la statua opera di Prassitele.
E certo ehe la attribuzione del Sardanapalo al grande artefice si fonda esclusiva-
mente sul panneggio; ora il termine „prassitelico“ parlandosi di panneggio significa
non altro ehe „affine alle muse della base di Mantinea“35). Cio basta quando con
quel termine si voglia accennare allo stile di un’ opera, usandolo in modo con-
venzionale, ma non basta piü se si tratta di attribuire un’ opera proprio a Prassitele.
L’ attribuzione della base di Mantinea al grande scultore si fonda su un passo
di Pausania ehe anche esso abbisogna di esegesi36) e sul fatto ehe essa sosteneva
un gruppo di Leto con i figli opera giovanile di lui; ma da questo a dire ehe
quelle muse sono opera di Prassitele, e su questa base, ad attribuirgli altre opere,
ei corre. In quelle figure non mancano elementi preprassitelici: tale e il drap-
peggio del chitone ehe cade in pieghe regolari e profonde, quasi scannellature,
toccando il suolo ad angolo retto, rigidamente. Oltre a cio e notorio ehe la figura
di Marsia ehe gareggia con Apollo e copiata dal Marsia mironiano37), ed e anche
noto ehe la prima delle tre muse si ritrova nel puteale di Madrid neoattico38);
ora i neoattici, Pasitele, Stefano e altri, amavano copiare e rifare opere anteriori
al IV secolo, ehe avevano sapore arcaico. Se dunque un neo-attico imito il rilievo
di Mantinea e assai probabile ehe lo riteneva anteriore al IV sec.
Per tutto cio
34) Ecco alcune altre misure:
Distanza dal punto dove cominciano i capelli fino all’ estremitä del naso . .
Distanza dalla glabella alla sporgenza occipitale esterna
Distanza dalla glabella al punto dove cominciano i capelli
Distanza dalla fronte all’ occipite
Distanza tra i due angoli dell’ occhio
Distanza tra le palpebre
Sardanapalo
mm 157
250
84
260
42
IO
Testa pavese
154
275
90
277
41
15
35) Roscher, Lex. II 2450—52, 3251; Collignon
Hist, de la sculpture gr. II 261 fig. 129; Kunstgesch.
in Bildern I 56; Svoronos-Barth, Das Athener Na-
tionalmus. tav. XXX—XXXI (fase. 3—4).
3R) Paus. VIII 9, 11. Cf. Jahrbuch 1890 p. 228
nota 16 (Robert).
37) Collignon 1. c. II 25 fig· 128.
38) Hauser, Neuatt. Reliefs 15 i; cfr. Klein,
Praxiteles 355 ss.
V. Macchioro
il Sardanapalo — come mi comunica il comm. Gattini — cm. 31’5, per quanto
si puo arguire, essendo il mento coperto dalla barba34). In tutto cio c’ e tale un’
aria di famiglia, a cosi dire, ehe si deve senz’ altro negare a Prassitele la pater-
nita del Sardanapalo. Siamo innanzi a un’ arte piu antica: Prassitele non da forma
triangolare, ma piuttosto rotonda, allo spazio libero nel fronte maschile, non ha
la faccia piena e severa, non ha la bocca diritta, senza mollezza ne sorriso.
Tutto questo pero non basterä forse al lettore il quäle potra obiettare ehe
il panneggio del Sardanapalo e „prassitelico“ e ehe quindi la testa puo risalire a
un tipo anteriore per tempo al corpo, pur essendo la statua opera di Prassitele.
E certo ehe la attribuzione del Sardanapalo al grande artefice si fonda esclusiva-
mente sul panneggio; ora il termine „prassitelico“ parlandosi di panneggio significa
non altro ehe „affine alle muse della base di Mantinea“35). Cio basta quando con
quel termine si voglia accennare allo stile di un’ opera, usandolo in modo con-
venzionale, ma non basta piü se si tratta di attribuire un’ opera proprio a Prassitele.
L’ attribuzione della base di Mantinea al grande scultore si fonda su un passo
di Pausania ehe anche esso abbisogna di esegesi36) e sul fatto ehe essa sosteneva
un gruppo di Leto con i figli opera giovanile di lui; ma da questo a dire ehe
quelle muse sono opera di Prassitele, e su questa base, ad attribuirgli altre opere,
ei corre. In quelle figure non mancano elementi preprassitelici: tale e il drap-
peggio del chitone ehe cade in pieghe regolari e profonde, quasi scannellature,
toccando il suolo ad angolo retto, rigidamente. Oltre a cio e notorio ehe la figura
di Marsia ehe gareggia con Apollo e copiata dal Marsia mironiano37), ed e anche
noto ehe la prima delle tre muse si ritrova nel puteale di Madrid neoattico38);
ora i neoattici, Pasitele, Stefano e altri, amavano copiare e rifare opere anteriori
al IV secolo, ehe avevano sapore arcaico. Se dunque un neo-attico imito il rilievo
di Mantinea e assai probabile ehe lo riteneva anteriore al IV sec.
Per tutto cio
34) Ecco alcune altre misure:
Distanza dal punto dove cominciano i capelli fino all’ estremitä del naso . .
Distanza dalla glabella alla sporgenza occipitale esterna
Distanza dalla glabella al punto dove cominciano i capelli
Distanza dalla fronte all’ occipite
Distanza tra i due angoli dell’ occhio
Distanza tra le palpebre
Sardanapalo
mm 157
250
84
260
42
IO
Testa pavese
154
275
90
277
41
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35) Roscher, Lex. II 2450—52, 3251; Collignon
Hist, de la sculpture gr. II 261 fig. 129; Kunstgesch.
in Bildern I 56; Svoronos-Barth, Das Athener Na-
tionalmus. tav. XXX—XXXI (fase. 3—4).
3R) Paus. VIII 9, 11. Cf. Jahrbuch 1890 p. 228
nota 16 (Robert).
37) Collignon 1. c. II 25 fig· 128.
38) Hauser, Neuatt. Reliefs 15 i; cfr. Klein,
Praxiteles 355 ss.