2,7 Luigi
Luigi Vivarinida Murano allievo d’Andrea da Murano ; veggonsi anco al
giorno d’oggi sue pitture in Venezia, come nella Sagrìstia de’ Santi Gio:,
e Paolo il Redentore con la Croce in ispalla , dipinto 1’ anno 1414. Gio:
Antonio, e Bartolomeo furono rutti Pittori de3 Vivarini. Rodolsi pari. 1.
fol. 20,
MAFFEO MANGONE MANNO MARCELLO
Asfeo Verona Veronese allievo di Luigi Benfatto: portò
dalla natura tal speditezza ,e velocitatici dipignere, che
ne’ giorni estivi era solito la raattina/oozzàre un quadro,
di mezzogiorno asciugarlo al Sole , e la sera compirlo .
Ne’ freschi poi, appena erano intonicati i muri, che po-
teansi dire dipinti, che però tanti se ne vedono ne’con-
torni Veneziani. Fu uomo di bel tempo ; non istimò i di-
Cordini, ne le fatiche : onde di 42. anni restò colto dalla
mortene! 1618, e sepoltoin S. Maria Giubenigo . Lasciò Agostino il fi-
glio studioso,&universalenellapittura. B^dolfìpar.i.sol. 148.
Mangone daFiesole scòlaro d’Andrea da Fiesole ,addestrossi nella Scultu-
ra , e nell’Architettura . Roma vide le prove de’ suoi belli disegni nell’ e-
rezione di molti Palagi, e Chicle. Sasari par: $.lìb. i.sol. 115.
Manno da Bologna Orefice , Statuario, e Pittore : vcdesi una Madonna,-*
dipinta nel 1260. sottopolfovi il suo nome; lavorò la statua di Papa Bo-
nifacio Vili, che stà Copra la Ringhiera de’ Signori Anziani, nella Piaz-
zadi Bologna, e fu eretta l’anno 1301. Malvada par. 1. fol.14. Vifu an-
cora un Pittore Bolognese Ccolaro di Guido Reni, chiamato Gio: Gia-
como Manno.
Marcello Provenzale da Cento ,uomo amorevole , onorato, di buona con-
versazione , e d’ottime qualità ; sebbene fu bravo Pittore, attese però
con piu genio a’ lavori di mofaico , come si può vedere in S. Pietro Vati-
cano, dove lavorò con Paolo Rossetti suo Maestro. Tanto grande fu
l’eccellenza di quello Artefice , che compose bellissimi quadretti, eri-
tratti di mosaico lavorato alla ruota , che lèmbravano dipinti ; ma per-
che di tali manifatture non fu rimunerato amisura della spesa, e della
fatica, tanto s’attrillò, che l’anno 16J9, entrato nel 64. di sua età, morì
con dispiacerede’ Virtliosi . Bagliorifol. 549.
Marcello Sparzo Scultore d’Urbino, passò la gioventù con que’Maestrì
stuccatori adoperati da Raffaello in Roma. Avanzato in età andò a Ge-
nova , e con l’esercizio de’ Ccarpelli si posè in credito , e benché consumas-
Ce danaro, tempo , e sanità ne’ fornelli, cercando alchimie, e filTazioni
de’ mercurj, ivi campò poco meno d’un secolo. Soprarisol. 298
Marcello Venufìi Mantovano discepolo di Perino del Vaga , poi amato dal
Suonatoti, perii quale copiò il suo Giudizio universalc, da regalarne il
Card. Alelsandro Farnese, e quello si vede nel giardino del Serenissirao
Luigi Vivarinida Murano allievo d’Andrea da Murano ; veggonsi anco al
giorno d’oggi sue pitture in Venezia, come nella Sagrìstia de’ Santi Gio:,
e Paolo il Redentore con la Croce in ispalla , dipinto 1’ anno 1414. Gio:
Antonio, e Bartolomeo furono rutti Pittori de3 Vivarini. Rodolsi pari. 1.
fol. 20,
MAFFEO MANGONE MANNO MARCELLO
Asfeo Verona Veronese allievo di Luigi Benfatto: portò
dalla natura tal speditezza ,e velocitatici dipignere, che
ne’ giorni estivi era solito la raattina/oozzàre un quadro,
di mezzogiorno asciugarlo al Sole , e la sera compirlo .
Ne’ freschi poi, appena erano intonicati i muri, che po-
teansi dire dipinti, che però tanti se ne vedono ne’con-
torni Veneziani. Fu uomo di bel tempo ; non istimò i di-
Cordini, ne le fatiche : onde di 42. anni restò colto dalla
mortene! 1618, e sepoltoin S. Maria Giubenigo . Lasciò Agostino il fi-
glio studioso,&universalenellapittura. B^dolfìpar.i.sol. 148.
Mangone daFiesole scòlaro d’Andrea da Fiesole ,addestrossi nella Scultu-
ra , e nell’Architettura . Roma vide le prove de’ suoi belli disegni nell’ e-
rezione di molti Palagi, e Chicle. Sasari par: $.lìb. i.sol. 115.
Manno da Bologna Orefice , Statuario, e Pittore : vcdesi una Madonna,-*
dipinta nel 1260. sottopolfovi il suo nome; lavorò la statua di Papa Bo-
nifacio Vili, che stà Copra la Ringhiera de’ Signori Anziani, nella Piaz-
zadi Bologna, e fu eretta l’anno 1301. Malvada par. 1. fol.14. Vifu an-
cora un Pittore Bolognese Ccolaro di Guido Reni, chiamato Gio: Gia-
como Manno.
Marcello Provenzale da Cento ,uomo amorevole , onorato, di buona con-
versazione , e d’ottime qualità ; sebbene fu bravo Pittore, attese però
con piu genio a’ lavori di mofaico , come si può vedere in S. Pietro Vati-
cano, dove lavorò con Paolo Rossetti suo Maestro. Tanto grande fu
l’eccellenza di quello Artefice , che compose bellissimi quadretti, eri-
tratti di mosaico lavorato alla ruota , che lèmbravano dipinti ; ma per-
che di tali manifatture non fu rimunerato amisura della spesa, e della
fatica, tanto s’attrillò, che l’anno 16J9, entrato nel 64. di sua età, morì
con dispiacerede’ Virtliosi . Bagliorifol. 549.
Marcello Sparzo Scultore d’Urbino, passò la gioventù con que’Maestrì
stuccatori adoperati da Raffaello in Roma. Avanzato in età andò a Ge-
nova , e con l’esercizio de’ Ccarpelli si posè in credito , e benché consumas-
Ce danaro, tempo , e sanità ne’ fornelli, cercando alchimie, e filTazioni
de’ mercurj, ivi campò poco meno d’un secolo. Soprarisol. 298
Marcello Venufìi Mantovano discepolo di Perino del Vaga , poi amato dal
Suonatoti, perii quale copiò il suo Giudizio universalc, da regalarne il
Card. Alelsandro Farnese, e quello si vede nel giardino del Serenissirao