Benché par- altri Strabene, il qual dovette intendere di altri più nuovi, che
rebbe , che
quelli surono
da quelli di-
verfi: esiendo
siati i mede-
fimi che i
Terreni,^//
ptrusei.
dei che si è par-
> il quale giunse in Italia nel tempo del ior
cadere sicchè i Pelasgi assai più al tardi ne {laverebbero Lave-
144 DISCORSO IV.
Pelasgi Iiabitatori di quei luoghi , vicini al siume Sarno, & loro
attribuì -Pompei5 che fu nella sua bocca , & Herculaneo che
fu alquanto di qua : affermando ? che ambedue erano già siate
degli Osci : il che onderebbe convenevolmente ne’ tempi , de’
quali bora si ragiona. Le sue parole nel lib. y. son quelle . Her-
culaneum , & quod proxime fequitur , & Sarno arane alluitur , Poni-
peios , tenuerunt ohm Ofci, deinde Etrufci , & Pelafgi. Ma le me-
Il che ripa- desime città vantavano Ior fondatore Hercoh
pf tesm~ lato in altro luogo ,
pò della Loro - T , ,
sondazione ? - . o_ 1 ■ - — —;
”6’ a quello to il dominio , posciachè le ottennero dopo .gli Osci : nè par si-
d.e medeftmi utile al vero , che nella loro co'.min ruina havesser fatto quello
nuovo acquisto; & di più ., se quei luoghi non Iiaveano verno
nome all’ hor che vi giunsero i suddetti Sarrasti, non doveano
ancor, nè dagli Osci , nè da altra gente habitarsi. Tempur ( dis-
se Dionigi appresso il sùo interprete ) quo gens Pelasga vexari
ccepit s suit sere duabus trtatibus ante belili m Troianum ( cioè in-
torno a 67. anni : & Hercole venne in quelli luoghi alquanto
tempo appreslo, come vederemo ). Hate tamen natio duravi: etiarn
propemodum ufque ad ipfum belli Troiani sinem , dome in minimum
hominum , & urbium numerum ejì contrada. Ma potrebbe rispon-
dersi, che di altri Pelasgi parlarono Conone & Dionigi, & di
non furono quelli, che vennero dalla Tenàglia, o che fosse fla-
to dell’ opinione di alcuni „ riferiti dal modellino Dionigi , che
riputarono,i Pelasgi non esser diverbi dagli Etrusci , chiamati per
altro modo Tirreni ; o che si fosse persuaso, che vennero dalla
Lidia neh’Italia in lor compagnia . Egli invero non dichiarò ,
qual di quelli due pareri fosse ssato il suo; ma nel suddetto lib.
y. ragionando dell’Ètruria, & degli Etrusci, fece anche de’Pe-
lasgi larga digrellìone ; & nel lib. x 3. prese a dimoflrare , che
l’intiera Grecia Asiatica, prossima alla Lidia , da’Pelasgi fu ha-
bitata. Nè sarebbe cosa flrana di haver creduto, che ritornarono
poi in Italia sotto il nome di Tirreni i poderi di quei Pelasgi, i
.quali n’erano partiti prima della Guerra Troiana , assermandoli
pur da Dionigi , che nel partirne acquiflarono quello nuovo no-
me. Ab aliis autem hominibus ( disse egli ) tum ob nomen regioni*
unde puljì suerant (dal nome dell’Italia , chiamata da’Greci Tyr*
rhenia ) tum etiam ob generis antiqui memoriam , iidem & Tjrrlie-
ni, & Pelafgi vocabantur. L’ ordine de’ tempi a tutto ciò non
ripu-
rebbe , che
quelli surono
da quelli di-
verfi: esiendo
siati i mede-
fimi che i
Terreni,^//
ptrusei.
dei che si è par-
> il quale giunse in Italia nel tempo del ior
cadere sicchè i Pelasgi assai più al tardi ne {laverebbero Lave-
144 DISCORSO IV.
Pelasgi Iiabitatori di quei luoghi , vicini al siume Sarno, & loro
attribuì -Pompei5 che fu nella sua bocca , & Herculaneo che
fu alquanto di qua : affermando ? che ambedue erano già siate
degli Osci : il che onderebbe convenevolmente ne’ tempi , de’
quali bora si ragiona. Le sue parole nel lib. y. son quelle . Her-
culaneum , & quod proxime fequitur , & Sarno arane alluitur , Poni-
peios , tenuerunt ohm Ofci, deinde Etrufci , & Pelafgi. Ma le me-
Il che ripa- desime città vantavano Ior fondatore Hercoh
pf tesm~ lato in altro luogo ,
pò della Loro - T , ,
sondazione ? - . o_ 1 ■ - — —;
”6’ a quello to il dominio , posciachè le ottennero dopo .gli Osci : nè par si-
d.e medeftmi utile al vero , che nella loro co'.min ruina havesser fatto quello
nuovo acquisto; & di più ., se quei luoghi non Iiaveano verno
nome all’ hor che vi giunsero i suddetti Sarrasti, non doveano
ancor, nè dagli Osci , nè da altra gente habitarsi. Tempur ( dis-
se Dionigi appresso il sùo interprete ) quo gens Pelasga vexari
ccepit s suit sere duabus trtatibus ante belili m Troianum ( cioè in-
torno a 67. anni : & Hercole venne in quelli luoghi alquanto
tempo appreslo, come vederemo ). Hate tamen natio duravi: etiarn
propemodum ufque ad ipfum belli Troiani sinem , dome in minimum
hominum , & urbium numerum ejì contrada. Ma potrebbe rispon-
dersi, che di altri Pelasgi parlarono Conone & Dionigi, & di
non furono quelli, che vennero dalla Tenàglia, o che fosse fla-
to dell’ opinione di alcuni „ riferiti dal modellino Dionigi , che
riputarono,i Pelasgi non esser diverbi dagli Etrusci , chiamati per
altro modo Tirreni ; o che si fosse persuaso, che vennero dalla
Lidia neh’Italia in lor compagnia . Egli invero non dichiarò ,
qual di quelli due pareri fosse ssato il suo; ma nel suddetto lib.
y. ragionando dell’Ètruria, & degli Etrusci, fece anche de’Pe-
lasgi larga digrellìone ; & nel lib. x 3. prese a dimoflrare , che
l’intiera Grecia Asiatica, prossima alla Lidia , da’Pelasgi fu ha-
bitata. Nè sarebbe cosa flrana di haver creduto, che ritornarono
poi in Italia sotto il nome di Tirreni i poderi di quei Pelasgi, i
.quali n’erano partiti prima della Guerra Troiana , assermandoli
pur da Dionigi , che nel partirne acquiflarono quello nuovo no-
me. Ab aliis autem hominibus ( disse egli ) tum ob nomen regioni*
unde puljì suerant (dal nome dell’Italia , chiamata da’Greci Tyr*
rhenia ) tum etiam ob generis antiqui memoriam , iidem & Tjrrlie-
ni, & Pelafgi vocabantur. L’ ordine de’ tempi a tutto ciò non
ripu-