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Pistolesi, Erasmo; Guerra, Camillo [Ill.]
Il Vaticano (Band 1) — Rom, 1829

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https://doi.org/10.11588/diglit.8251#0278
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DESCRITTO ED ILLUSTRATO 215

Il sanlo ospitaliere indossa le sacre lane : ha il capo coronato dì spine: il volto spira una
santa pietà, e tutta la persona è riconcentrata in divoto raccoglimento : stringe al seno un
infermo, e sembra volerlo ricoprir con un manto. La sottoposta epigrafe è la seguente :

VNTVERSAS HOSPITALITATIS ORDO
S.IOANNIDE DEO FVNDATORI SYO

Fra le due ultime descritte statue evvi 1' arco che conduce ad un area in cui vedesi
un altare intitolato agli apostoli Pietro ed Andrea, ed incontro ad esso l'ingresso alla Sa-
grestia. Ai lati dell' arco , egualmente che agli altri, vi seggono due virtù, cioè la Pru-
denza e la Speranza , che in istucco sculpì il prefato Lorenzo Ottone. La prima è
simboleggiata, siccome la simboleggiarono gli antichi , ed in luogo di avere due fac-
ce tiene colla sinistra sollevata una tabella , in cui vedesi da una parte 1' aspetto
d' una giovine , dall' altro quello di una vecchia , per denotare che la Prudenza si
acquista coli' esame del passato, e la previdenza dell' avvenire : nella destra stringe UQ
serpe , che pure potrebbesi prendere pel pesce Echcneide , di cui parlammo nel de-
scrivere le allegoriche Deità, che circondano il monumento di Sisto IV. Non ha guari ci
convenne parlare della Prudenza illustrando il deposito di Paolo III. Tavola XXXVIII,
egli emblemi in essa figura contemplati, benché diversi da que'delle altre statue, ven-
gono ciò non ostante contemplati da non pochi iconografici, e segnatamente da Cesare
Ripa. La Speranza ch'è di lato , chiamala da Pindaro la nutrice dei vegliardi , solleva
colla destra una porzione del suo manto, e colla sinistra mano sostiene una grande ancora,
su cui posa il piò dello slesso lato; e 1' ancora suddetta è propriamente l'emble-
ma, secondo Gravelot della speranza cristiana. In entrambi gli stucchi veggonsi ricchissimi
e in un confusi i panneggiamenti, e le fisonomie delle Deità in luogo di comparir liete e
serene , sono come sopraffatte da malinconia e tristezza. A taluno sembrerà superflua una
tale osservazione, ma non sono i lineamenti del volto che esprimono gl'interni concitamen-
ti dell'animo, i quali non hanno luogo in due figure in riposo , come le descritte da noi?

i quali avean costretto il capitano delle guardie del tempio sospiravano che i beni eterni : i ricchi vendevano le loro

santo a porre le mani addosso ai predetti due apostoli. Ed possessioni , e ne mettevano il prezzo ai piedi degli apostoli ,

in fatti oltre esser battuti, furono presi e posti in prigione, perchè se ne facesse una eguale distribuzione. Ala Anania

sotto pretesto di prevenire gli effetti d' una imminente sol- giudeo de' primi convertiti, e Saffira sua moglie si mostra-

levazione. La mattina del giorno susseguente furono condotti rono indegni di una sì santa compagnia, imperciocché nè i

dinanzi al Sinedrio, nò abbero a durar fatica per provare miracoli operati, nò gli esempii che aveano in sugli occhi,

eh'essi non erano colpevoli di sedizione veruna. San Pietro poterono estinguere nel loro cuore la passione dell'avarizia,

dichiarò altamente, che lo zoppo era stato guarito in nome Siccome erano ricchi, vendettero i loro beni per imitare

di Gesù, per cui solo si può sperar la salute. I giudici non gli altri, ma si riserbarono segretamente parte della somma

potendo contendere, nè negare l'evidenza del miracolo, con- ritratta. San Pietro per una ispirazione celeste , instrutto del-

tentnronsi di proibire a Pietro ed a Giovanni di predica- la loro ipocrisia, rimproverò loro severamente il fallo com-

re da indi innanzi in nome del Salvatore . Mentre dun- messo mentendo contro lo Spirilo Santo nella persona dei

que erano tutti i discepoli in orazione , la casa tremò , il che suoi ministri. Questa riprensione li fece tosto cader morti l'un

fu riguardato siccome un segno miracoloso della protezione dopo l'altro a'suoi piedi, il che fu di spavento insieme , e

divina , nè vi ebbe alcuno che non si sentisse animato d' un d'istruzione ai fedeli, e di quei segnatamente che non aveano

più ivo coraggio. I nuovi fedeli vivevano in comune, e non approfondito il cuor loro ne' misteri della fede.

Erasmo Pistoiesi T. L 55
 
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