DESCRITTO ED ILLUSTRATO 21
pia una medaglia d'argento di Velia in Lucania, riportata da GoJtzio. Questa sfinge
è forse un pensiero degli Etruschi, i quali davano ai loro Fauni dei piedi e delle
lunghe code di cavallo. Parecchie di questa specie , in bronzo , sen veggono nella
galleria di sant' Ignazio a Roma. Fra le tante sfingi, le più belle che siansi con-
servate in Roma sono, quella di basalto della Villa Borghese, quella di granito rosso
che trovasi al Vaticano dell' altezza di circa sei piedi, e quella della villa Giulia ,
della stessa materia e della medesima altezza ; dirimpetto alla seconda piramide di
Gisa, e un poco più innanzi dello scoglio, si vede ancora quella famosa sfinge, tanto
più celebrata di quello che non merita d' esserla. Di fatti non è che una massa di
rupe prolungata a forma di schiena d'asino, fino al gran banco nella direzione del
centro di quella piramide. Le è stata data la forma di una sfinge e sul suo dorso
sono stati aperti due pozzi , per servire d ingresso alla catacomba , lo che a quel
mostro fa la custodia della tomba attribuire. Conviene osservare che la figura della
sfinge è stata di sovente impiegata per ornare i piedi delle sedie. Presso gli anti-
chi questo modo di ornato era molto in voga. Sul cammino della santa cappella,
si vede una sedia fatta sul medesimo gusto. Nella magnifica festa data in Alessan-
dria dal re Tolomeo Filadelfo, eranvi cento letti d'oro con piedi di sfinge (1).
(1) Nella collezione delle pietre inrise di Slosch so-
pra un sardonico , si vede una sfinge sdraiata, avente sulla
testa il frutto di loto , secondo la descrizione che di que-
sta pianta ci dà Teofrasto , il cui frutto alla testa di pa-
pavero somigliava. Una corniola ci mostra una sfinge di
sesso maschile , velata , di egizia incisione. Sopra un sar-
donico , a guisa di scarabeo una sfinge sdraiata con un
sistro fra le due zampe , la testa velata e sormontata di un
fiore di loto. Una corniola ci rappresenta una sfinge ve-
lata e mitrata, ritta in piedi dinanzi ad un'ara accesa. So-
pra una pasta di vetro, vediamo una sfinge velata, sdra-
iata , che tiene in bocca un sorcio per la coda ; al diso -
pra evvi un delfino. Quindi , siccome il fiume Nilo era
rappresentato sotto la figura della sfinge, così potrebbe
darsi che il sorcio in questo luogo significasse la gran quan-
tità di quegli animali che, secondo Diodoro di Sicilia,
generavansi nel limo di quel fiume, e dei quali i secondo
i favolosi racconti degli antichi , ne furono trovati alcuni
che non erano formati che per metà. Sopra una pasta di
vetro una sfinge che si gratta la testa col piede di dietro ;
al suo fianco leggesi il nome dell' incisore 0AMVPOY".
L'originale trovasi nel gabinetto dell'imperadore, a Vien-
na. Un' altra pasta di vetro ci offre una sfinge con una
serpente che le sta dinanzi. Sopra una corniola, una sfingo
col modio sulla testa , ed un caduceo dinanzi a lei. Sulle
medaglie dell' isola di Ch'io vi sono delle sfingi colla prora
d' un naviglio , con una lira, ecc. Sopra una pasta di ve-
tro , una sfinge con un piede davanti sopra una testa di
morto. L'originale di questa pasta era a Firenze nel ga-
binetto del Marchese Riccardi. Una grande sfinge di
marmo nella Villa Negrotti a Roma, tiene il piede de-
stro sopra una testa di bue. Una pasta antica ci mostra la
sfinge, che atterra un uomo il quale non ha saputo spie-
gare 1' enigma. Una pasta di vetro porta la sfinge . che
tiene un uomo fra le zampe in atto di divorarlo. Questa
incisione è simile ad una pietra incisa pubblicata da Cor-
teo. Secondo Eschilo , lo stesso soggetto era rappresentato
sullo scudo di Partenopeo , uno dei sette eroi della spe-
dizione contro di Tebe. La Sfinge nelle medaglie , era il
simbolo di Ch'io. Una pietra incisa ci rappresenta Edipo
coperto d'una corazza , il quale colla sinistra mano ha
afferrato la destra della sfinge ; coli' altra armata di spa-
da , sta per ferirla ; il suo ginocchio è appoggiato sul dorso
del mostro che ha delle ali , delle mammelle ed una co-
da : il suo corpo ò quello di un lione, ma il collo e la
testa somigliano ad una donna. Un' altra pietra incisa mo-
stra Edipo ignudo col capo coperto di un casco , portante
sul destro braccio il suo scudo ed un asta. Col gesto egli
indica il momento in cui spiega 1' enimma , che gli pro-
pose la Sfinge : il mostro alato gli sta dinanzi sopra di
uno scoglio j ed è altresì a notarsi , che la sfinge di cui
parlasi in questo luogo, ha le ali. Un' altra pietra incisa
rappresenta la sfinge sormontata d'una cresta, la quale lia
rovesciato al suolo un Tebano per non avere indovinato
1' enigma , e a malgrado della spatlu, di cui egli è ar-
mato , sta essa per ucciderlo. Questa sfinge li» delle pia-
cevoli forme , delle grandi ali e parecchie mammelle. Una
pietra incisa Mi/Hit) ci presenta la sfinge furibonda per-
pia una medaglia d'argento di Velia in Lucania, riportata da GoJtzio. Questa sfinge
è forse un pensiero degli Etruschi, i quali davano ai loro Fauni dei piedi e delle
lunghe code di cavallo. Parecchie di questa specie , in bronzo , sen veggono nella
galleria di sant' Ignazio a Roma. Fra le tante sfingi, le più belle che siansi con-
servate in Roma sono, quella di basalto della Villa Borghese, quella di granito rosso
che trovasi al Vaticano dell' altezza di circa sei piedi, e quella della villa Giulia ,
della stessa materia e della medesima altezza ; dirimpetto alla seconda piramide di
Gisa, e un poco più innanzi dello scoglio, si vede ancora quella famosa sfinge, tanto
più celebrata di quello che non merita d' esserla. Di fatti non è che una massa di
rupe prolungata a forma di schiena d'asino, fino al gran banco nella direzione del
centro di quella piramide. Le è stata data la forma di una sfinge e sul suo dorso
sono stati aperti due pozzi , per servire d ingresso alla catacomba , lo che a quel
mostro fa la custodia della tomba attribuire. Conviene osservare che la figura della
sfinge è stata di sovente impiegata per ornare i piedi delle sedie. Presso gli anti-
chi questo modo di ornato era molto in voga. Sul cammino della santa cappella,
si vede una sedia fatta sul medesimo gusto. Nella magnifica festa data in Alessan-
dria dal re Tolomeo Filadelfo, eranvi cento letti d'oro con piedi di sfinge (1).
(1) Nella collezione delle pietre inrise di Slosch so-
pra un sardonico , si vede una sfinge sdraiata, avente sulla
testa il frutto di loto , secondo la descrizione che di que-
sta pianta ci dà Teofrasto , il cui frutto alla testa di pa-
pavero somigliava. Una corniola ci mostra una sfinge di
sesso maschile , velata , di egizia incisione. Sopra un sar-
donico , a guisa di scarabeo una sfinge sdraiata con un
sistro fra le due zampe , la testa velata e sormontata di un
fiore di loto. Una corniola ci rappresenta una sfinge ve-
lata e mitrata, ritta in piedi dinanzi ad un'ara accesa. So-
pra una pasta di vetro, vediamo una sfinge velata, sdra-
iata , che tiene in bocca un sorcio per la coda ; al diso -
pra evvi un delfino. Quindi , siccome il fiume Nilo era
rappresentato sotto la figura della sfinge, così potrebbe
darsi che il sorcio in questo luogo significasse la gran quan-
tità di quegli animali che, secondo Diodoro di Sicilia,
generavansi nel limo di quel fiume, e dei quali i secondo
i favolosi racconti degli antichi , ne furono trovati alcuni
che non erano formati che per metà. Sopra una pasta di
vetro una sfinge che si gratta la testa col piede di dietro ;
al suo fianco leggesi il nome dell' incisore 0AMVPOY".
L'originale trovasi nel gabinetto dell'imperadore, a Vien-
na. Un' altra pasta di vetro ci offre una sfinge con una
serpente che le sta dinanzi. Sopra una corniola, una sfingo
col modio sulla testa , ed un caduceo dinanzi a lei. Sulle
medaglie dell' isola di Ch'io vi sono delle sfingi colla prora
d' un naviglio , con una lira, ecc. Sopra una pasta di ve-
tro , una sfinge con un piede davanti sopra una testa di
morto. L'originale di questa pasta era a Firenze nel ga-
binetto del Marchese Riccardi. Una grande sfinge di
marmo nella Villa Negrotti a Roma, tiene il piede de-
stro sopra una testa di bue. Una pasta antica ci mostra la
sfinge, che atterra un uomo il quale non ha saputo spie-
gare 1' enigma. Una pasta di vetro porta la sfinge . che
tiene un uomo fra le zampe in atto di divorarlo. Questa
incisione è simile ad una pietra incisa pubblicata da Cor-
teo. Secondo Eschilo , lo stesso soggetto era rappresentato
sullo scudo di Partenopeo , uno dei sette eroi della spe-
dizione contro di Tebe. La Sfinge nelle medaglie , era il
simbolo di Ch'io. Una pietra incisa ci rappresenta Edipo
coperto d'una corazza , il quale colla sinistra mano ha
afferrato la destra della sfinge ; coli' altra armata di spa-
da , sta per ferirla ; il suo ginocchio è appoggiato sul dorso
del mostro che ha delle ali , delle mammelle ed una co-
da : il suo corpo ò quello di un lione, ma il collo e la
testa somigliano ad una donna. Un' altra pietra incisa mo-
stra Edipo ignudo col capo coperto di un casco , portante
sul destro braccio il suo scudo ed un asta. Col gesto egli
indica il momento in cui spiega 1' enimma , che gli pro-
pose la Sfinge : il mostro alato gli sta dinanzi sopra di
uno scoglio j ed è altresì a notarsi , che la sfinge di cui
parlasi in questo luogo, ha le ali. Un' altra pietra incisa
rappresenta la sfinge sormontata d'una cresta, la quale lia
rovesciato al suolo un Tebano per non avere indovinato
1' enigma , e a malgrado della spatlu, di cui egli è ar-
mato , sta essa per ucciderlo. Questa sfinge li» delle pia-
cevoli forme , delle grandi ali e parecchie mammelle. Una
pietra incisa Mi/Hit) ci presenta la sfinge furibonda per-