RITRATTI DI PITTORI 33
taluni chiamato il sulmine della pittura. È
però vero che tanta prestezza non procedeva
dall’agilità della mano soltanto, ma dalla
prontezza dell* immaginativa principalmente,
come soleva dire il Solimene ; imperocché
vedeva egli, in forza di quella immaginativa,
qalunque quadro fin dal suo principio qual
doveva essere, nè si tratteneva per via a
cercare i partiti, dubitando, provando , sce-
gliendo , come ad altri interviene.
Fu anche detto il Proteo della pittura ,
pel singolare talento eh’ egli ebbe di contraf-
fare qualsivoglia maniera ; effetto ancor que-
sto di una fantasia tenacissima di lutto ciò
che aveva anche una sola volta veduto. Sono
frequenti gli esempi di quadri da lui dipinti
sullo stile di Alberto Duro, e fu quello del
Bassano, di Tiziano, e di Rubens, coi quali
giunse ad ingannare gl’ intendenti, e perfino
gli stessi suoi rivali, che più d’ ogni altro
star ne dovevano in guardia.
Tali quadri si sono poi valutati nelle
compre , il doppio , ed anche il triplo di un
Giordano ordinario. Ve ne ha pure dei saggi
Serie 111. T- ir. 3
taluni chiamato il sulmine della pittura. È
però vero che tanta prestezza non procedeva
dall’agilità della mano soltanto, ma dalla
prontezza dell* immaginativa principalmente,
come soleva dire il Solimene ; imperocché
vedeva egli, in forza di quella immaginativa,
qalunque quadro fin dal suo principio qual
doveva essere, nè si tratteneva per via a
cercare i partiti, dubitando, provando , sce-
gliendo , come ad altri interviene.
Fu anche detto il Proteo della pittura ,
pel singolare talento eh’ egli ebbe di contraf-
fare qualsivoglia maniera ; effetto ancor que-
sto di una fantasia tenacissima di lutto ciò
che aveva anche una sola volta veduto. Sono
frequenti gli esempi di quadri da lui dipinti
sullo stile di Alberto Duro, e fu quello del
Bassano, di Tiziano, e di Rubens, coi quali
giunse ad ingannare gl’ intendenti, e perfino
gli stessi suoi rivali, che più d’ ogni altro
star ne dovevano in guardia.
Tali quadri si sono poi valutati nelle
compre , il doppio , ed anche il triplo di un
Giordano ordinario. Ve ne ha pure dei saggi
Serie 111. T- ir. 3