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Requeno y Vives, Vicente
Saggi sul ristabilimento dell'antica arte de'greci e romani pittori (Band 2) — Parma, 1787 [Cicognara, 193B]

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.13394#0198

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» riamente ( dice ) dalle terre, e dalle pie—
» tre calcarie, o dalle materie terree, nelle
» quali si sieno imputridite parti vegetabili,
» o animali. Queste sono le più abbondanti » .

II. Le antiche nitraje erano infeconde di
quelle erbe eziandio , che si raccoglievano nel-
le saline ordinarie : questo è un argomento, che
solamente può farsi contro il vero nitro degli
antichi dalle persone , che non abbiano esami-
nate le nostre campagne. Es un pregiudizio,
dice Schelamero, stimare il nitro favorevole al-
lo sviluppo delle sementi, come stimare il
sai marino contrario alla fecondazione, non ostan-
te l'usanza degli antichi Conquistatori. Sono i
terreni calcinosi, gessosi , e calcarj contrarj
alla fecondità delle sementi ; ed i terreni cal-
carj sono generalmente que' terreni, che danno
il nitro. Io stesso ho veduto una pezza di Te-
nuta a Utuesca nell'Aragona assai nitrosa, in
cui mai non si seminava per l'infecondità del
terreno. Trovandosi in Virgilio ed in altri Scrit-

„ nétrées par des matieres vdgétables et ammales en putrc-
„ faction „. ( Baume' tomo iv pag. 383)- Vedano i Chimi-
ci di Provincia se il nitro si tira unicamente dalle terre
piene di parti vegetabili, o animali imputridite . La terra
e le pietre calcarie danno, secondo Baumé, eziandio il
Yero salpetra, il nitro riconosciuto per tale da' moderni.
 
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