dal secondo , che ottenne d’Italia , e ci spiegò , che questa allora
non più si stendeva , che e Tyrrheno quidem mari Bruttine ter-
rete ad Laum flumen , e Siculo autem Metapontum. Aggiunse ,
che la regione Tarenlina , la quale era limitrofa a Metaponto, fosse
fuori dell’Italia, e che nella Giapigia si comprendesse: Taranti-
nani vero terrari extra Italiana explicat quam Japygiam vo-
cat. Volendo dippiù darci la vera antica confinazione dell’ Italia
attestò , che Enotri , ed Itali solamente que’ popoli fossero nomati,
qui intra istlunum ad Fretum vergebant Siculum. Anzi per mag-
giore chiarezza ci diè le misure, e la confinazione di quest’istmo.
Est autem istlimus ipse, idest inclusa terra pelago , stadiorum
centum sexaginta intra sinus geminos Hipponiatem scilicet , quem
Antiochus Napitinum dixit et Scylleticum alterimi. Navigationis
autem ambitus duum millium stadiorum est. Non arrivava adun-
que negli antichi tempi , che al seno Ipponiate o Lametico da un
lato, ed allo Scilletico dall’ altro per una linea di 160 st'adj, o di
2.0 miglia , e pel giro , o circonferenza di 2000 stadj , o di 2.5o
miglia. Ma Strabono volle anche parlarci de’ tempi di Antioco , di
cui riportò le parole , allorché l’Italia crasi dilatata a Metapon-
to , ed alla Siritide , o regione Sifilide , cioè alla città, ed al fiu-
me Siri , e non già alle Sirenuse , come a taluni d’interpetrar
è piaciuto , per la ragione , che lo storico , come anche fu avver-
tito dal eh. Mazzocchi , subito dopo parla de’Conj , che vi ebbe-
ro soggiorno , onde non più Siritide , naerConia fu nomata: Pitie
usque , inquit Antiochus , Italiae et Oenotriae nomen extendi-
tur ad Metapontinos , et ad Sire itides ( lege Siritides ) , vide-
licet lume regionem Chores , geutem Oenotriam habitasse, et ter-
nani nominasse Choniam (a).
(<7) Il dolio traduttore , ed annota-
tore francese di Strabene il Sig. Dii
27ieó nell’edizione, ebe ne fece a Pa-
rigi nella stamperia imperiale 1800 ,
attesta di aver letto in questo luogo
ne’codici manoscritti di Strabene del
i3g3, i3g4 1 <-d in altri conserva-
ti nella biblioteca imperiali ,
cioè- Siritidis , e non gih ,
bircràtulis, come fu adottalo uà qual-
non più si stendeva , che e Tyrrheno quidem mari Bruttine ter-
rete ad Laum flumen , e Siculo autem Metapontum. Aggiunse ,
che la regione Tarenlina , la quale era limitrofa a Metaponto, fosse
fuori dell’Italia, e che nella Giapigia si comprendesse: Taranti-
nani vero terrari extra Italiana explicat quam Japygiam vo-
cat. Volendo dippiù darci la vera antica confinazione dell’ Italia
attestò , che Enotri , ed Itali solamente que’ popoli fossero nomati,
qui intra istlunum ad Fretum vergebant Siculum. Anzi per mag-
giore chiarezza ci diè le misure, e la confinazione di quest’istmo.
Est autem istlimus ipse, idest inclusa terra pelago , stadiorum
centum sexaginta intra sinus geminos Hipponiatem scilicet , quem
Antiochus Napitinum dixit et Scylleticum alterimi. Navigationis
autem ambitus duum millium stadiorum est. Non arrivava adun-
que negli antichi tempi , che al seno Ipponiate o Lametico da un
lato, ed allo Scilletico dall’ altro per una linea di 160 st'adj, o di
2.0 miglia , e pel giro , o circonferenza di 2000 stadj , o di 2.5o
miglia. Ma Strabono volle anche parlarci de’ tempi di Antioco , di
cui riportò le parole , allorché l’Italia crasi dilatata a Metapon-
to , ed alla Siritide , o regione Sifilide , cioè alla città, ed al fiu-
me Siri , e non già alle Sirenuse , come a taluni d’interpetrar
è piaciuto , per la ragione , che lo storico , come anche fu avver-
tito dal eh. Mazzocchi , subito dopo parla de’Conj , che vi ebbe-
ro soggiorno , onde non più Siritide , naerConia fu nomata: Pitie
usque , inquit Antiochus , Italiae et Oenotriae nomen extendi-
tur ad Metapontinos , et ad Sire itides ( lege Siritides ) , vide-
licet lume regionem Chores , geutem Oenotriam habitasse, et ter-
nani nominasse Choniam (a).
(<7) Il dolio traduttore , ed annota-
tore francese di Strabene il Sig. Dii
27ieó nell’edizione, ebe ne fece a Pa-
rigi nella stamperia imperiale 1800 ,
attesta di aver letto in questo luogo
ne’codici manoscritti di Strabene del
i3g3, i3g4 1 <-d in altri conserva-
ti nella biblioteca imperiali ,
cioè- Siritidis , e non gih ,
bircràtulis, come fu adottalo uà qual-