uaggio che userà a
l8'2
farnel
o
prop
ìzio
(1). /
miei
fratelli e la famiglia del padre mio, che abitavano
la terra di Canaan, vennero a me: e uomini pasto-
ri di pecore sono essi, e arte loro è di pascere i
greggi: e il gregge loro e i loro buoi e tutto ciò che
avevano seco trassero. Quando poi chiameravvi Fa-
raone e vi dirà: qua l'è l'arte vostra? risponderete:
uomini di gregge furo no i tuoi servi fin dalla nostra
fanciullezza, ed anche adesso lo siamo noi, come lo
furono ipadri nostri. ( Questo direte ) affinchè abi-
tiate nella terra di Ghose/i, poiché abbominazione
degli Egizi è ogni pastore di greggi. Nelle quali pa-
role sembrami veder chiaro raccomandarsi gl'Israe-
liti al re per la loro stessa qualità di pastori, la
quale a lui, uomo di pastorizia progenie, non po-
teva essere in abborrimento. E perchè, se degl' in-
digeni dell'Egitto stato fosse pur egli, non avrebbe
al pari degli Egiziani abborrito la schiatta vile e
spregiata dei pastori? Ma né l'aveva in dispregio, e
le fece anzi buona accoglienza, e volle che fosse in
salvo dall'odio degli Egizi, pieni facendo i suoi vo-
ti , e accordandone la domanda .
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«1
§. 4. I re Pastori che tennero il luogo della "dinastia xvii ,
furono sei, e non quattro, come scrive Eusebio.
Che poi questa dinastia xvn, di sei re si compo-
nesse, come dalle storie di Manetone trascrisse Gin-
(1) Gen. xl\i. 3i, e segg.
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fratelli e la famiglia del padre mio, che abitavano
la terra di Canaan, vennero a me: e uomini pasto-
ri di pecore sono essi, e arte loro è di pascere i
greggi: e il gregge loro e i loro buoi e tutto ciò che
avevano seco trassero. Quando poi chiameravvi Fa-
raone e vi dirà: qua l'è l'arte vostra? risponderete:
uomini di gregge furo no i tuoi servi fin dalla nostra
fanciullezza, ed anche adesso lo siamo noi, come lo
furono ipadri nostri. ( Questo direte ) affinchè abi-
tiate nella terra di Ghose/i, poiché abbominazione
degli Egizi è ogni pastore di greggi. Nelle quali pa-
role sembrami veder chiaro raccomandarsi gl'Israe-
liti al re per la loro stessa qualità di pastori, la
quale a lui, uomo di pastorizia progenie, non po-
teva essere in abborrimento. E perchè, se degl' in-
digeni dell'Egitto stato fosse pur egli, non avrebbe
al pari degli Egiziani abborrito la schiatta vile e
spregiata dei pastori? Ma né l'aveva in dispregio, e
le fece anzi buona accoglienza, e volle che fosse in
salvo dall'odio degli Egizi, pieni facendo i suoi vo-
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§. 4. I re Pastori che tennero il luogo della "dinastia xvii ,
furono sei, e non quattro, come scrive Eusebio.
Che poi questa dinastia xvn, di sei re si compo-
nesse, come dalle storie di Manetone trascrisse Gin-
(1) Gen. xl\i. 3i, e segg.
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