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I TEBANA
1.1, p. 166. )
statuetta è>
, odOa,"
u'tasenl,^
•raposta, se-
i dinastiacle*
nti superstiti
)S0RTASEK,«
\fa un frani'
, della qua
nbe e il se*
a Roma,d
. Biinsen,fl
lesto Oso*
seti, che dovrebbe essere il terzo re della dina-
stia (i). È scritto sopra un lato di quel sedile (%)}
che : COTTit ( pH K&-TÌ TO ) ~f~OUltg, ^TT
rt&qeipHe jmmt-q xt òrrq (nneqrxx) coTTJt
[pn-jt-ocp od OTCp (3;] <*.cjeipe n tott
(i) Di questo interessante monumento è dato un cenno nel
Bullettino dell'Istit. di corrisp, archeol. luglio e agosto 18^7,
p. 122, ove il eh. segretario D r Lepsius promette ragionarne
in un articolo destinato per gli Annali dell'Istituto medesimo.
(2) Tav. annessa alla pag 46 del presente voi. fìg. ti.
(3^ Così leggo i caratteri di questo cartello, ove la JT^ posta
in ultimo per vaghezza calligrafica, deve collocarsi immediata-
mente dopo il disco. Con la debita regolarità di caratteri fu
scritto questo prenome medesimo a Wady-Magara ( DH-Jt—
OCp od OTCp ) copiato dal Ricci, unito all'insegna, tav. an-
nessa alla pag 46 fi|r *<>: e con la medesima trasposizione della
Jt * e più con soppressione dell'ultima lettera D , è scritto nella
cameretta di Karnac, Montini. Stor, t. 1, pag II in fine, cart.
32. E che in questo frammento già Capranesi si vegga Y occhio
invece della bocca, come sta nel cartello di Wady-Magara, ciò
non costituisce veruna essenzial differenza tra i due cartelli, è
non vai che a fornirci una prova novella del valore p dell'oc-
chio, come altrevolte dimostrammo [Monurn. €m t. 111, p. 4t2
nota (2)] . La figura dell' occhio non fu propriamente adopera-
ta a dinotare un suono di vocale altro che nei bassi tempi gre-
ci e remani, e ciò per una ragione che a suo luogo si dirà.
Non ignoro che in questo gruppo, la pronunzia del quale è
CCp« OTCp oso?", usor (e ritenendo l'intera pronunzia
dell' occhio adoperato in questa variante, usirij credettero al-
cuni dover ravvisare il nome fonetico di Osiride. Cioè, per
mio avviso, mera illusione nata da somiglianza di suono: oltre
V esempio del presente cartello, che in tale ipotesi ci darebbe
iLdisacconcio senso di Sole eli Osiride, parecchi luoghi d'iscri-
zioni, i quali a suo luogo mostrerò, escludono affatto quella
I TEBANA
1.1, p. 166. )
statuetta è>
, odOa,"
u'tasenl,^
•raposta, se-
i dinastiacle*
nti superstiti
)S0RTASEK,«
\fa un frani'
, della qua
nbe e il se*
a Roma,d
. Biinsen,fl
lesto Oso*
seti, che dovrebbe essere il terzo re della dina-
stia (i). È scritto sopra un lato di quel sedile (%)}
che : COTTit ( pH K&-TÌ TO ) ~f~OUltg, ^TT
rt&qeipHe jmmt-q xt òrrq (nneqrxx) coTTJt
[pn-jt-ocp od OTCp (3;] <*.cjeipe n tott
(i) Di questo interessante monumento è dato un cenno nel
Bullettino dell'Istit. di corrisp, archeol. luglio e agosto 18^7,
p. 122, ove il eh. segretario D r Lepsius promette ragionarne
in un articolo destinato per gli Annali dell'Istituto medesimo.
(2) Tav. annessa alla pag 46 del presente voi. fìg. ti.
(3^ Così leggo i caratteri di questo cartello, ove la JT^ posta
in ultimo per vaghezza calligrafica, deve collocarsi immediata-
mente dopo il disco. Con la debita regolarità di caratteri fu
scritto questo prenome medesimo a Wady-Magara ( DH-Jt—
OCp od OTCp ) copiato dal Ricci, unito all'insegna, tav. an-
nessa alla pag 46 fi|r *<>: e con la medesima trasposizione della
Jt * e più con soppressione dell'ultima lettera D , è scritto nella
cameretta di Karnac, Montini. Stor, t. 1, pag II in fine, cart.
32. E che in questo frammento già Capranesi si vegga Y occhio
invece della bocca, come sta nel cartello di Wady-Magara, ciò
non costituisce veruna essenzial differenza tra i due cartelli, è
non vai che a fornirci una prova novella del valore p dell'oc-
chio, come altrevolte dimostrammo [Monurn. €m t. 111, p. 4t2
nota (2)] . La figura dell' occhio non fu propriamente adopera-
ta a dinotare un suono di vocale altro che nei bassi tempi gre-
ci e remani, e ciò per una ragione che a suo luogo si dirà.
Non ignoro che in questo gruppo, la pronunzia del quale è
CCp« OTCp oso?", usor (e ritenendo l'intera pronunzia
dell' occhio adoperato in questa variante, usirij credettero al-
cuni dover ravvisare il nome fonetico di Osiride. Cioè, per
mio avviso, mera illusione nata da somiglianza di suono: oltre
V esempio del presente cartello, che in tale ipotesi ci darebbe
iLdisacconcio senso di Sole eli Osiride, parecchi luoghi d'iscri-
zioni, i quali a suo luogo mostrerò, escludono affatto quella