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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.4685#0489
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gine già figuratavi, ma che il tempo
Un altro monumento di Menepht
ragguardevoli per ampiezza , e certai
perfetto ed il più proprio di lui in og
è la magnifica tomba eh'ei si fece s<j
bellire d'innumerabili e maravigliosej
pinte, nella valle di Biban-el-Moluk. d
ia celebre tomba che, rimasta chiusa
ma violazione , fu poscia riaperta d^
della quale fu tanto parlato e scritto
ra, ove molte particolarità ne furono
La materia piuttosto religiosa che stori
che in quella tomba si rappresentanj
che noi non dobbiamo in questo IttoJ
a parlarne, come dovremo fare in alti!
tà. Debbesi nulladimeno avvertire, I
interne parti di essa, ov'era collocato
fu scolpita e dipinta sulle pareti una
mini di quattro diverse specie, che nof
delmente riprodotte nelle due tavole M
e CLVI: solo abbiamo, per accomoda
zio, diviso in quattro partimenti le fig
l'originale si succedono in una serie
ne continua. A tutte quelle varie specie di uo-
mini sta come guida il dio Horus, custode del-
l' umana stirpe : i primi sono i rossi, cioè, gli Egi-
ziani ; i secondi i neri, che in generale rappresen-
tano la razza africana; succedono due diverse spe-
cie di bianchi, nei quali noi siamo d'avviso che si

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