di in fao
ninore ai
inferiore
il disegno
mano so
nò
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gerogh:
ie a Thut-
i re poste-
) dalla fac-
ente la fa-
p m
ie, (laTe-
le fu usati
ide nel suo
'eco da Er-
oine in tot-
róAAwv »{*■
i è il ti
ne,mf
prr (4>to
xvii, cap.4-
*
!omesl
n^cfCK^ (1) Sl òGetia-KouQ (2) mouep (3) p (e) &
C&oj (4) .... , ha fatto lo stabile suo edifizio al
padre Amonrè custode del mondo ( dell' Egitto ) ;
ha eretto due obelischi di prim9 ordine 9 presso, o
davanti alla doppia porta. ... (il resto è guasto).
La colonna del mezzo nella faccia meridionale
sui monumenti dipinti, l'una di faccia, l'altra di profilo, espri-
mono l'idea custode, piAaxffyHov (in copto OYDJT) esattamen-
te come porta il testo di Orapollo, 1. i, 24.
(i) Questa voce analizzammo altre volte, tanto nella sua forma
semplice Kò.y KUO, stare, quanto nella transitiva CK&. fare sta-
re, erìgere, V. Mon. Civ. t. in, p. 238, e i luoghi ivi citati.
(2) Quest'idea si esprime sempre nei testi geroglifici per un
carattere ideografico - figurativo , ed ignoro qual propria voce
vi corrispondesse nella lingua d'Egitto. Al cap. xxm v. il±
dell' Es. si chiamano 2£.KpJ TtC<Òò*l, columnee inscrìptee, le
irnH^O, statue, del testo, e rag Grrtkzq dei Settanta: ma non
mi pare che quella voce possa applicarsi alli obelischi; tanto
più che ivi s'intende dei monumenti idolatrici che avevano i po-
poli della Palestina, presso i quali non credo si usassero li
obelischi.
(3) Qui le due rondini, abbreviazione delle due voci CJU6D»
rappresentano un vero duale figurativo, che si riferisce ai due
obelischi ; accidente di numero che, secondo il copto, non esi-
steva nella lingua parlata, ma soltanto nella scrittura. V. Gram-
maire Égypt. p. 162 e segg.
(4) Quelli ultimi due caratteri credo rappresentino il doppio
propilèo, o antiporta, che fa prospetto agli edifizi egiziani, e
dinnanzi alla quale stavano collocati li obelischi. La forma di
quel carattere nei testi suole essere J, non molto diversa
T
dai due figurati; eia sua pronunzia era come vedremo, CCD «
analogo al copto cS.6 janua.
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xvii, cap.4-
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n^cfCK^ (1) Sl òGetia-KouQ (2) mouep (3) p (e) &
C&oj (4) .... , ha fatto lo stabile suo edifizio al
padre Amonrè custode del mondo ( dell' Egitto ) ;
ha eretto due obelischi di prim9 ordine 9 presso, o
davanti alla doppia porta. ... (il resto è guasto).
La colonna del mezzo nella faccia meridionale
sui monumenti dipinti, l'una di faccia, l'altra di profilo, espri-
mono l'idea custode, piAaxffyHov (in copto OYDJT) esattamen-
te come porta il testo di Orapollo, 1. i, 24.
(i) Questa voce analizzammo altre volte, tanto nella sua forma
semplice Kò.y KUO, stare, quanto nella transitiva CK&. fare sta-
re, erìgere, V. Mon. Civ. t. in, p. 238, e i luoghi ivi citati.
(2) Quest'idea si esprime sempre nei testi geroglifici per un
carattere ideografico - figurativo , ed ignoro qual propria voce
vi corrispondesse nella lingua d'Egitto. Al cap. xxm v. il±
dell' Es. si chiamano 2£.KpJ TtC<Òò*l, columnee inscrìptee, le
irnH^O, statue, del testo, e rag Grrtkzq dei Settanta: ma non
mi pare che quella voce possa applicarsi alli obelischi; tanto
più che ivi s'intende dei monumenti idolatrici che avevano i po-
poli della Palestina, presso i quali non credo si usassero li
obelischi.
(3) Qui le due rondini, abbreviazione delle due voci CJU6D»
rappresentano un vero duale figurativo, che si riferisce ai due
obelischi ; accidente di numero che, secondo il copto, non esi-
steva nella lingua parlata, ma soltanto nella scrittura. V. Gram-
maire Égypt. p. 162 e segg.
(4) Quelli ultimi due caratteri credo rappresentino il doppio
propilèo, o antiporta, che fa prospetto agli edifizi egiziani, e
dinnanzi alla quale stavano collocati li obelischi. La forma di
quel carattere nei testi suole essere J, non molto diversa
T
dai due figurati; eia sua pronunzia era come vedremo, CCD «
analogo al copto cS.6 janua.