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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.4685#0180
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i5o

d'Àmmone nel quadretto precedente: ivi i àuesemi-
cerchietti, che precedono il carattere TO, penso do-
versi correggere pei dueglobetti delle pupille: forse
un effetto di luce illuse nella distanza Y occhio del
disegnatore. Il re offre al dio quattro vasi, o reci-
pienti che contengono una sostanza composta, di
cui parmi descriversi la ricetta nella sottoposta
iscrizioncella: la quale esprime: JULOOY»»»»» KT

£ JUtg,.....£ 2T. • ♦ ♦ (1) * (OTHfii). . ♦♦ Sl:

e significa: acqua di... (2), ket (3) quattro: moh (4)
misure, o pesi quattro: get (5) misure quattro (pu-
rificato) due volte. Aggiungo la parola purificato
perchè si trova in due simili iscrizioni, che tra po-
co vedremo, nel luogo appunto ove qui manca
un carattere per rottura. Interpreto purificato due
volte9 supponendo che l'ultimo circello avesse den-
tro le due lineette , che con le altre due sottopo-
ste lo rendono segno della voce CJt£/rJtCOn (6).
Che altrimenti potrebbe leggersi, acqua pura, od

(i) Correggasi il semicerchietto, in luogo del quale dev'es-
sere il circello segno di peso, o misura.

(2) Una specie particolare di liquore significato per un uc-
cello con becco ricurvo, ma che non saprei determinare.

(3) Ket è il nome dei vasi che dal re si offrono, e che qui
son notati come una misura.

(4) Moh sembra dinotare il nome di un ingrediente di que-
sta preparazione.

(5) Anche questo sembra il nome di un ingrediente. Proba-
bilmente dinota Yolio di oliva, la quale in copto è detta i£0€JX*

(6) V. Monum. Civ* t. in, p. 382, e i luoghi ivi citati.
 
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